In seguito alle sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti e dall’Unione europea, diverse istituzioni finanziarie russe non possono più effettuare transazioni internazionali tramite SWIFT e il governo non può onorare i debiti perché i 640 miliardi di dollari della Banca centrale sono stati congelati (secondo Fitch, il default è imminente). Il Dipartimento del Tesoro USA sospetta però che le sanzioni potrebbero essere aggirate con i pagamenti in criptovalute ricevuti dalle vittime di attacchi ransomware.
Riscatti per aggirare le sanzioni?
Un gruppo di senatori aveva inviato una lettera al Dipartimento del Tesoro, evidenziando il possibile uso delle criptovalute per aggirare la sanzioni. Un avvertimento è arrivato anche dal Presidente Joe Biden attraverso l’ordine esecutivo di ieri. L’Unione europea ha sottolineato che le restrizioni includono anche le monete digitali, in quanto considerati “valori mobiliari”.
Il Financial Crimes Enforcement Network del Dipartimento del Tesoro ha quindi chiesto alle istituzioni finanziarie di vigilare sull’eventuale aggiramento delle sanzioni da parte del governo e degli oligarchi russi attraverso l’uso delle criptovalute, incluse quelle ricevute dalle vittime degli attacchi ransomware effettuati da cybercriminali russi.
Nell’avviso vengono indicati 13 indicatori (red flag) che consentono di identificare potenziali attività usate per aggirare le sanzioni. Tre di essi riguardano il possibile riciclaggio di denaro proveniente dai riscatti:
- Un cliente riceve criptovalute da un portafoglio esterno e avvia immediatamente operazioni multiple senza apparente scopo correlato, seguite da una transazione fuori dalla piattaforma. Ciò potrebbe indicare tentativi di interrompere la catena di custodia sulle rispettive blockchain o offuscare ulteriormente la transazione
- Un cliente avvia un trasferimento di fondi che coinvolge più criptovalute
- Un cliente effettua una transazione diretta o indiretta che il software di tracciamento blockchain indentifica come correlata al ransomware
Tutte le transazioni sospette devono essere segnalate alle autorità competenti. Il Dipartimento del Tesoro evidenzia però che un aggiramento su larga scala delle sanzioni tramite criptovalute è poco probabile.