Ryanair contro Google perché eDreams arriva prima

Ryanair contro Google perché eDreams arriva prima

La compagnia aerea low cost accusa Google per il piazzamento dell'advertising sul motore di ricerca: una questione di AdWords, trasparenza, ma anche di accesso ai database
La compagnia aerea low cost accusa Google per il piazzamento dell'advertising sul motore di ricerca: una questione di AdWords, trasparenza, ma anche di accesso ai database

Ryanair ha accusato Google di non mostrare correttamente l’advertising per i propri voli e le relative offerte, confondendoli con quelli non a pagamento della compagnia che li offre.

Alcune società che operano nell’ambito dello screen-scraping, quei servizi che raccolgono i dati dalle pagine degli altri siti aggregandoli e promettendo di offrire all’utente la soluzione al prezzo minore, ed in particolare eDreams, sfrutterebbero il nome di Ryanair – attraverso sottodomini ad hoc e presumibilmente usando il suo nome come keyword di AdWords – ottenendo un piazzamento migliore del sito ufficiale di Ryanair tra le risposte ottenute dagli utenti alla digitazione di ricerca di voli della compagnia low cost.

La battaglia di Ryanair contro gli intermediari dei biglietti aerei, peraltro, si trascina già da qualche anno e la compagnia irlandese ha già denunciato direttamente diversi servizi di screen-scraping, aggiudicandosi una vittoria davanti alle corti tedesche proprio contro eDrams ed una nei confronti di PR Aviation BV davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea: in questa sede Ryanair ha fatto valere i suoi diritti sui prezzi e sugli orari dei suoi voli, convincendo le istituzioni europee a regolarizzare l’accesso e l’utilizzo dei dati di un determinato sito sulle logiche della tutela dei database.

Nel caso specifico , inoltre, la questione non è limitata alla concorrenza ritenuta sleale da parte dei servizi di screen-scraping, ma alla mancanza di trasparenza garantita ai suoi utenti da parte del motore di ricerca Google: i netizen, a causa della presentazione dei risultati di ricerca da parte di Big G, potrebbero essere indotti a pensare che il risultato relativo a eDreams corrisponda a quello ufficiale di Ryanair.

Un problema anche per i consumatori, sottolinea la compagnia aerea, dal momento che il servizio di screen-scraping in alcuni paesi, come nelle versioni irlandese e britannica, non permette il check in online. L’acquisto dei biglietti tramite tali servizi, inoltre, non permette alla compagnia di riferimento di ottenere direttamente i dati dell’acquirente e quindi eventualmente di avvisarlo tempestivamente in caso di cambiamento dei dettagli relativi al volo.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
12 ott 2015
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