Noto con lo pseudonimo Ryoshi, questa settimana il creatore di Shiba Inu ha cancellato tutti i suoi tweet e blogpost, prima di dileguarsi completamente abbandonando per sempre la propria community. Una mossa in realtà più volte anticipata dal diretto interessato. Ora, sul suo profilo Medium, compare l’immagine del poeta e yogi tibetano Milarepa.
Per il trading crypto puoi scegliere l’affidabilità di Binance, l’exchange numero uno al mondo per volume di transazioni processate (76 miliardi di dollari ogni giorno). Il gruppo ha appena ottenuto l’iscrizione al Registro per gli Operatori in Valuta Virtuale dell’Organismo Agenti e Mediatori.
Shiba Inu: Ryoshi si congeda, il progetto va avanti
Curiosamente, la decisione è giunta a poco più di una settimana di distanza dalla pubblicazione di una previsione formulata dagli analisti di Finder: il valore di SHIB arriverà a toccare lo zero entro il 2030 e questo segnerà la fine della criptovaluta. Ecco quanto affermato dal suo ideatore in un intervento datato maggio 2021 (recuperato attraverso la Wayback Machine).
Ho detto fin dall’inizio che io sono nessuno, non sono importante. Gli sforzi per scoprire la mia “identità”, anche in caso di successo, sarebbero deludenti. Sono solo un ragazzo qualsiasi che digita su una tastiera, sono sostituibile. Io sono Ryoshi.
Proprio come avvenuto con Satoshi Nakamoto per Bitcoin, la reale identità di Ryoshi è rimasta fino a oggi celata dietro un alone di mistero.
Il lead developer del progetto, Shytoshi Kusama, ha rivolto un messaggio al proprio maestro, garantendo al tempo stesso alla community che l’iniziativa proseguirà seguendo le linee guida lasciate in eredità da chi l’ha messa in campo.
Della crypto Shiba Inu abbiamo iniziato a scrivere lo scorso anno, dopo la sua prima impennata, descrivendola come una meme coin nata per sbranare Dogecoin
e capace di catturare fin da subito un forte interesse. La creazione risale all’agosto 2020.