Buone notizie per gli utenti che utilizzano ancora un dispositivo con AMD Ryzen 3000 “Zen 2“. Per chi non lo sapesse, questo tipo di processore è stato lanciato nel 2019 e si distingue per i 7 nm (nanometri) di TSMC. Vi sono poi miglioramenti nelle prestazioni per ciclo di clock (IPC) e nella latenza della cache rispetto alla generazione precedente. Dopo 5 anni, è arrivato il momento di pensare a un upgrade per ottenere migliori prestazioni ed efficienza energetica. Tuttavia, per coloro che prevedono di utilizzare la serie Ryzen 3000 ancora per un po’ di tempo, è in arrivo una correzione/soluzione temporanea che permetterà a queste piattaforme più vecchie di funzionare con il driver AMD P-State su Linux.
Ryzen 3000: patch potrebbe arrivare con Linux 6.12
Il driver AMD P-State può offrire migliori prestazioni ed efficienza energetica rispetto al driver generico ACPI CPUFreq. Tuttavia, per Zen 2 in cui è stato originariamente introdotto il supporto ACPI CPPC. Diversi sistemi Ryzen 3000 presentano infatti parametri mancanti di frequenza nominale (nominal_freq) e frequenza minima (lowest_freq) nelle loro tabelle ACPI. Questa mancanza di dati ha causato problemi nell’uso del driver AMD P-State.
Come accennato, questa patch dovrebbe risolvere i problemi per la serie Ryzen 3000, poiché la correzione farà sì che il sistema utilizzi valori statici per i parametri di frequenza minima e frequenza nominale. Come riportato sulla patch pubblicata dallo sviluppatore Perry Yuan: “è stato osservato che i processori della serie Ryzen 3000 non hanno i parametri nominal_freq e lowest_freq nelle loro tabelle ACPI. Questa assenza causa problemi con il caricamento del driver amd-pstate su questi sistemi. Questa patch Introduce una correzione per risolvere il problema di dipendenza aggiungendo una stranezza specifica per la serie Ryzen 3000”. La patch è attualmente in fase di revisione e potrebbe essere ripresa per il ciclo Linux 6.12 più avanti nel corso dell’anno.