AMD ha rilasciato un nuovo firmware AGESA per evitare che i processori Ryzen 7000X3D si brucino (burnout) durante l’overclock, come hanno segnalato diversi utenti. Alcuni produttori di schede madri, tra cui ASUS e MSI, avevano già distribuito nuovi BIOS per impedire l’applicazione di una tensione superiore alla soglia di sicurezza.
AMD risolve il problema del burnout
Il problema era stata evidenziato soprattutto dagli utenti che hanno acquistato un processore Ryzen 7000X3D, ma interessa tutti i modelli della serie Ryzen 7000, quindi anche quelli senza cache 3D. AMD permette di effettuare l’overclock tramite impostazione manuale o i profili EXPO della memoria, ma ciò può causare un incremento eccessivo della tensione che porta alla bruciatura del chip e della scheda madre.
Questo è il comunicato ufficiale di AMD sulla questione:
Abbiamo risolto il problema e abbiamo già distribuito un nuovo AGESA che applica misure su determinati canali alimentazione delle schede madri AM5 per impedire alla CPU di funzionare oltre i limiti delle sue specifiche, incluso un limite sulla tensione SoC a 1,3 V. Nessuna di queste modifiche influisce sulla capacità dei nostri processori Ryzen serie 7000 di overcloccare la memoria utilizzando i kit EXPO o XMP o di aumentare le prestazioni utilizzando la tecnologia PBO.
In pratica il nuovo firmware AGESA (AMD Generic Encapsulated Software Architecture) impedisce di impostare un valore di tensione superiore a 1,3 Volt. L’azienda californiana consiglia quindi agli utenti di controllare il sito del produttore della scheda madre e scaricare il BIOS che risolve il problema.
È ancora possibile effettuare l’overclock delle memoria con i kit EXPO e XMP o sfruttando la tecnologia PBO (Precision Boost Overdrive), come aveva suggerito MSI, senza modifica manuale dei valori della tensione.