Milano – Inutile nasconderlo, AMD punta tantissimo sui suoi nuovi processori della linea un tempo nota come Zen: il lancio della linea 7 è questione di pochi giorni fa , ma a Sunnyvale hanno già pronta la seconda infornata di CPU che dovrebbe allargare la platea di potenziali acquirenti dei processori marchiati AMD con un rapporto tra prezzo e prestazioni che potrebbe essere ancora più vantaggioso . Tutto starà a capire se il confronto in questa fascia di prezzo, quella che arriva fino a circa 250 dollari, vedrà concorrere AMD ad armi pari con l’avversaria di sempre Intel: o se, ancora, ci sarà un certo distacco in termini di prestazioni che non convincerà gli utenti a dare una possibilità ai Ryzen.
Il prossimo 11 aprile saranno quattro i nuovi processori di classe Ryzen 5 a fare il proprio debutto: AMD ha scelto di fatto di adottare una classificazione simile a quella di Intel (Core i3, i5 e i7) per catalogare la propria offerta, dunque i Ryzen 5 sono il prodotto intermedio che si rivolge alla platea più ampia. Quattro modelli questa volta, dunque, che a differenza dei Ryzen 7 sono quad-core ed esa-core: si parte dal Ryzen 5 1400 che è appunto un quad-core da 3,2GHz (3,4 il boost clock) con un TDP di 65W e un prezzo di listino fissato a 169 dollari; ci sono poi il 1500X (3,5/3,7GHz) che è ancora un quad-core e il cui prezzo è fissato a 189 dollari, il 1600 (sei core da 3,2/3,6GHz) che sale fino a 219 dollari e infine il 1600x che è il più potente di questa classe con i suoi sei core che arrivano a 3,6/4GHz con un TDP di 95W e un prezzo di 249 dollari.
Da sottolineare due o tre aspetti importanti di questa architettura e dei Ryzen 5. Il primo, innanzi tutto, è che tutti questi processori sono dotati del multithreading , in pratica sono in grado di eseguire due thread per ogni core e dunque rispetto alle controparti Intel Core i5 dovrebbero guadagnare un vantaggio nei processsi che sono in grado di sfruttare questa tecnologia (e bilanciare il fatto che eseguono meno istruzioni per ciclo): ciò non si traduce in un vantaggio pratico e numerico immediato, poiché non sempre il software è pensato o ottimizzato per approfittare di queste funzionalità, ma AMD ha pensato Zen con questa idea in mente. Un altro aspetto da considerare è che tutti i processori citati mantengono 2MB di cache L2 per core e 16MB di cache L3 condivisa, esattamente come i Ryzen 7.
Tale ultimo aspetto introduce un’altra considerazione su come la piattaforma Ryzen è stata concepita: sotto il cofano di un Ryzen 5 c’è esattamente la stessa matrice a otto core dei Ryzen 7 (Zeppelin), che prevede due cluster da 4, e semplicemente AMD sceglie di spegnere 2 o 4 core del totale per creare le SKU di questa nuova classe. Visto come è fisicamente costruito il silicio che forma la CPU, ci sono delle differenze nel decidere quali core e come spegnerli per creare i nuovi processori: AMD ha fatto sapere di aver optato sempre per la suddivisione 3+3 o 2+2, così da mantenere costanti le performance (le alternative 4+0, 3+1, 4+2 ecc avrebbero potuto creare delle difformità in tal senso).
L’annuncio di oggi di AMD non contiene indicazioni utili per quanto attiene le performance previste per questi Ryzen 5: è pensabile che venga replicato lo stesso approccio di Ryzen 7, anche se a tal riguardo non c’è ancora un consenso unanime sulle reali capacità di questi nuovi processori AMD (che sono veloci, ma forse non abbastanza per tenere testa sempre e comunque alle controparti Inte). Sicuramente si tratta di un prodotto che taglia decisamente i ponti col passato, vista anche l’adozione di un nuovo socket (AM4) con il supporto a memorie DDR4 e altre tecnologie modernissime: sarà anche necessario concedere al chipmaker di Sunnyvale un minimo di tempo per far assestare questa nuova offerta, e valutare nei prossimi mesi come si muoveranno gli OEM e i consumatori per valutare appieno come è stata accolta la rivoluzione Ryzen. Ci sono poi ancora altri scenari da affrontare come il mondo dei server , dove AMD potrebbe far segnare una vera svolta grazie all’architettura Naples che deve essere ancora lanciata.
Luca Annunziata