Google ha bannato SafeGraph, un’azienda che vende i dati sulla posizione degli utenti Android. Gli sviluppatori devono quindi rimuovere il relativo codice dalle loro app. Tra i clienti di SafeGraph ci sono il New York Times e il CDC (Centers for Disease Control and Prevention) negli Stati Uniti.
Google vieta il tracciamento della posizione
Google aveva già attuato una simile azione contro altri due “location data broker” (Predicio e X-Mode), ovvero aziende che sviluppano tool per il tracciamento della posizione geografica. In alcuni casi, gli sviluppatori ricevono una somma di denaro per aggiungere il codice alle loro app. I dati vengono successivamente venduti ad altre aziende o agenzie governative.
Google ha bannato SafeGraph a giugno, chiedendo agli sviluppatori di eliminare il codice dalle app entro sette giorni. In caso contrario, le app potrebbero essere rimosse dal Play Store. SafeGraph offre ai clienti anche la possibilità di acquistare altre informazioni, come i nomi dei proprietari degli immobili negli Stati Uniti.
I dati raccolti da SafeGraph dovrebbero essere anonimi (aggregati), ma diversi ricercatori hanno verificato che si può risalire all’identità degli utenti Android. Il New York Times ha usato i dati per creare una mappa che mostra la posizione delle persone con l’obiettivo di determinare il livello di affollamento di ristoranti, bar, palestre e altri luoghi.
Anche il CDC (Centers for Disease Control and Prevention) ha utilizzato i dati di SafeGraph per cercare di contrastare la diffusione del COVID-19. Non è chiaro se la raccolta continua nonostante il ban di Google.