Economico ma full-optional. Sembra essere questo il nuovo motto di Sakshat, azienda indiana che continua a proporre dispositivi acquistabili con una manciata di dollari. Il primo laptop low-cost non ha convinto granché e ora gli occhi del governo sono puntati sul tablet Android da 7 pollici. Lo scopo ultimo è sempre quello di informatizzare il paese.
La ritardataria tavoletta indiana è ormai arrivata sulla rampa di lancio, anche se il prezzo di listino definitivo è salito fino a 49 dollari. Per acquistarla all’incredibile cifra annunciata inizialmente, 25 dollari, bisognerà richiedere l’apposito sussidio statale.
Anche se si parla di un dispositivo poco rifinito, assemblato a buon mercato, le specifiche tecniche appaiono di tutto rispetto. La lista include infatti porta USB, antenna WiFi, webcam frontale e 32GB di spazio per il salvataggio dei dati. Il processore, un ARM 11 che lavora a 800Mhz, è supportato da 2GB di memoria RAM.
Il tablet marchiato Sakshat ha rischiato di rimanere un vaporware proprio per le difficoltà incontrate negli accordi economici tra governo e costruttore. Al momento non ci sono informazioni riguardo un’eventuale commercializzazione del miracoloso dispositivo sul mercato internazionale.
Roberto Pulito