Se Google ha deciso di congedare il servizio ideato per favorire la cura della salute personale ( Google Health ), Microsoft viaggia nel senso opposto e si concentra sul potenziamento di HealthVault , software che offre ai pazienti la possibilità di immagazzinare in un unico archivio i dati medici e sanitari. E per farlo, prova ad attingere dal bacino d’utenza di Mountain View.
Redmond ha infatti comunicato che gli utenti in uscita da Google Health (la cui sospensione è prevista per il primo gennaio 2012) potranno migrare sulla sua piattaforma . Per agevolare l’operazione, Microsoft ha sviluppato un tool che permetterà ai pazienti di trasferire le informazioni sull’account di HealthVault . Per proteggere la privacy dei nuovi iscritti, è previsto l’utilizzo del protocollo Direct Project autorizzato dall’ Office of the National Coordinator for Health IT che ha il compito di autenticare i dati cifrati e inviarli ai contenitori sicuri.
“Google è stato un alleato importante nel fornire ai clienti l’accesso ai dati e agli strumenti per meglio gestire la salute online”, ha dichiarato Nate McLemore, general manager di Microsoft Health Solutions . “Microsoft continuerà a migliorare la piattaforma HealthVault e accrescere il suo valore per i consumatori attraverso l’aggiunta di nuove funzionalità come il supporto per dispositivi mobile e la partnership con centinaia di organizzazioni in difesa della salute, inclusa American Cancer Society , American Heart Association e CVS Pharmacy , allo scopo di distribuire applicazioni dedite alla salute e al benessere fisico connesse con HealthVault”, conclude McLemore.
Le applicazioni connesse a HealthVault sono circa 300 , ideate per aiutare le persone a sostenere una vita più salutare e gestire un vasta serie di disagi a partire da allergie, asma, diabete, disturbi cardiaci, ipertensione, per finire alle potenziali complicanze della gravidanza. HealthVault è inoltre provvisto della connessione ai dispositivi di monitoraggio della pressione, del glucosio nel sangue e ad altri strumenti come il contapassi.
Cristina Sciannamblo