Dopo le indiscrezioni di ieri, provenienti da una fonte autorevole come Satya Nadella di Microsoft, ecco quella che ha tutta l’aria di essere una conferma: Sam Altman dovrebbe presto tornare a ricoprire il ruolo di CEO in OpenAI, come reso noto in un post su X. La volontà manifestata da dipendenti, investitori e azionisti, in seguito all’improvviso licenziamento della scorsa settimana, sembra essere stata ascoltata. Da chiarire, dunque, quale sarà il destino a breve termine di Emmett Shear (ex Twitch), designato amministratore delegato ad interim.
OpenAI: Sam Altman di nuovo CEO
Stando a quanto emerso, l’inizio di quello che può essere definito un secondo mandato per il co-fondatore dell’organizzazione, dovrebbe essere accompagnato da altri cambiamenti ai vertici dell’organigramma. Il più importante fa riferimento alla nomina di Bret Taylor (ex Shopify, Salesforce e Twitter) a capo di un consiglio di cui faranno parte, tra gli altri, anche Larry Summers (ex Segretario al Tesoro degli Stati Uniti) e Adam D’Angelo (co-creatore di Quora).
Fuori invece Tasha McCauley e Helen Toner, così come Ilya Sutskever, secondo una fonte anonima di Axios. Quest’ultimo, fino a oggi leader dei progetti IA, è da più parti ritenuto il principale responsabile dell’allontanamento di Altman. Tornerà anche Greg Brockman, altra figura chiave di OpenAI, passato solo pochi giorni fa a Microsoft.
Abbiamo raggiunto un accordo di principio affinché Sam Altman torni in OpenAI come CEO, con un nuovo consiglio composto da Bret Taylor (presidente), Larry Summers e Adam D’Angelo. Stiamo collaborando per definire i dettagli. Grazie molte per la pazienza dimostrata durante tutto questo.
We have reached an agreement in principle for Sam Altman to return to OpenAI as CEO with a new initial board of Bret Taylor (Chair), Larry Summers, and Adam D'Angelo.
We are collaborating to figure out the details. Thank you so much for your patience through this.
— OpenAI (@OpenAI) November 22, 2023
È stata inoltre pianificata un’indagine indipendente. L’obiettivo sarà chiarire la natura e lo sviluppo degli eventi che hanno portato al terremoto interno della scorsa settimana. L’allontanamento di Altman è stato giustificato dal consiglio con riferimento a motivazioni legate ad alcune sue attività comunicative, senza però scendere nei dettagli. Il commento del diretto interessato non si è fatto attendere ed è giunto, come prevedibile, via social.
Amo OpenAI e tutto ciò che ho fatto negli ultimi giorni è stato per tenere unita questa squadra e la sua missione. Quando ho deciso di unirmi a Microsoft, era chiaro fosse la strada migliore per me e per il mio team, grazie a un nuovo consiglio e al supporto di Satya. Non vedo l’orda di tornare a OpenAI e di consolidare la nostra forte collaborazione con Microsoft.
Non ha mancato di dire la sua anche Elon Musk (anch’egli co-fondatore di OpenAI), con l’ennesimo post ironico su Meet e Teams.
Sono felice per te, Sam! Com’è Microsoft Teams? È meglio di Google Meet? So che questa battuta non fa più ridere, ma la trovo comunque divertente, quindi continuerò per il gusto di farlo.
Luci e ombre nell’esplosione del mercato IA
Si avvia dunque a conclusione una delle vicende più controverse che abbiamo mai interessato il settore dell’intelligenza artificiale. O per lo meno il suo primo capitolo. La realtà, che un anno fa ha dato i natali a ChatGPT, tra quelle più quotate di questo ambito in forte ascesa, nonché legata da una stretta collaborazione a un big come Microsoft, in pochi giorni ha visto prima spazzati via e poi ristabiliti i suoi vertici. Da chiarire le dinamiche di quanto accaduto. L’impressione è quella di una pentola pronta per essere scoperchiata.