Durante la conferenza Italian Tech Week a Torino, Sam Altman ha dichiarato che non riceverà nessuna quota azionaria di OpenAI, smentendo quindi le indiscrezioni di Reuters. Il CEO ha inoltre affermato che non c’è nessuna correlazione tra l’addio di tre dirigenti e la possibile ristrutturazione aziendale. Intanto, OpenAI avrebbe chiesto l’autorizzazione per la costruzione di vari data center da 5 GW negli Stati Uniti.
Doppia smentita da Sam Altman
Secondo le fonti di Reuters, la riorganizzazione aziendale prevede la separazione tra la parte non-profit dalla parte for-profit, quindi la prima non controllerà più la seconda. Ciò dovrebbe facilitare l’arrivo di nuovi investitori. Contestualmente, Sam Altman dovrebbe ricevere una quota azionaria del 7%.
Parlando alla conferenza Italian Tech Week, il CEO ha smentito le indiscrezioni, quindi non riceverà nessuna quota. Tuttavia, il Presidente del consiglio di amministrazione (Bret Taylor) ha confermato che ci sono state discussioni sull’argomento.
Due giorni fa, tre dirigenti (Mira Murati, Bob McGrew e Barret Zoph) hanno lasciato OpenAI. Qualcuno ha ipotizzato che l’addio fosse correlato alla prevista riorganizzazione aziendale. Altman ha smentito anche questa seconda indiscrezione, affermando che i due fatti sono distinti.
Data center da 5 GW
Secondo Bloomberg, OpenAI avrebbe presentato all’amministrazione Biden un piano per la costruzione di almeno cinque data center, ognuno dei quali richiede una potenza di 5 GW, equivalente a cinque reattori nucleari.
L’energia che occorre per alimentare un singolo data center è sufficiente per quasi 3 milioni di abitazioni. Nel documento presentato da Altman sono evidenziati diversi vantaggi: mantenimento della leadership degli Stati Uniti nello sviluppo dei modelli di IA generativa, creazione di nuovi posti di lavoro (decine di migliaia) e protezione della sicurezza nazionale.
Microsoft ha recentemente sottoscritto un accordo con Constellation Energy per sfruttare in esclusiva gli 835 MW del reattore 1 della centrale nucleare di Three Mile Island. Il costo per la costruzione di un data center è superiore a 100 miliardi di dollari. L’azienda di Redmond potrebbe quindi fornire un supporto economico a OpenAI.