Durante l’audizione alla Commissione Giustizia del Senato USA, Sam Altman ha evidenziato i rischi per le elezioni derivanti dall’uso incontrollato delle moderne intelligenze artificiali generative. Il CEO di OpenAI ha fornito interessanti informazioni su ChatGPT, suggerendo anche l’introduzione di una specifica regolamentazione che possa bilanciare i benefici della tecnologia con la sicurezza.
Il Garante della privacy italiano aveva ragione
La testimonianza di Altman è iniziata con la descrizione delle principali tecnologie sviluppate da OpenAI, tra cui i modelli DALL-E, Whisper e soprattutto il famoso ChatGPT, basato dal mese di marzo su GPT-4 (accessibile solo agli abbonati Plus). Il CEO ha illustrato in dettaglio come viene sviluppato un modello IA e quali sono le misure implementate per evitare l’abuso della tecnologia.
Prima di rilasciare GPT-4 sono stati effettuati oltre sei mesi di valutazioni, test e miglioramenti, coinvolgendo anche esperti esterni. L’obiettivo è identificare e risolvere determinati problemi, come la generazione di informazioni sbagliate (allucinazioni), contenuti vietati e fake news. ChatGPT si rifiuta di rispondere nel 99% dei casi.
Per quanto riguarda la privacy, le parole di Altman sembrano dare ragione al Garante italiano. OpenAI ha implementato varie misure relative al trattamento dei dati personali. Gli utenti possono vietare l’uso delle conversazioni per migliorare i modelli IA, disattivare la cronologia (o cancellare singole conversazioni) e cancellare l’account.
I dati non sono utilizzati a scopo pubblicitario o venduti a terze parti. Durante l’addestramento dei modelli potrebbero essere usate informazioni pubblicamente disponibili su Internet, ma gli utenti possono chiedere la loro cancellazione. OpenAI ha aggiunto diversi filtri che non consentono di generare contenuti per adulti, violenti, di odio o pericolosi per i più piccoli.
Altman ha sottolineato che OpenAI non permette di usare ChatGPT per generare fake news o codice per malware. Tuttavia sono necessari miglioramenti su questi aspetti, anche con l’aiuto di ricercatori esterni. Altri controlli di sicurezza evitano la generazione di contenuti protetti dal diritto d’autore.
Il CEO ha ammesso che l’intelligenza artificiale generativa avrà un impatto sull’economia mondiale. Alcune persone perderanno il lavoro, mentre altre potranno sfruttare la nuova tecnologia. Infine, OpenAI collaborerà con il governo statunitense per regolamentare l’IA. Altman suggerisce, ad esempio, il rilascio di licenze alle aziende che usano la tecnologia rispettando determinati requisiti di sicurezza. In Europa è attualmente in discussione la proposta denominata AI Act.