È trascorso circa un anno e mezzo dal rilascio della prima versione e i tempi sembrano ormai essere quasi maturi perché Bixby inizi a parlare in italiano. Una conferma, al momento non ancora ufficiale, arriva dalle pagine di XDA-Developers, dove hanno fatto la loro comparsa due screenshot relativi un debug menu nascosto nella release 2.0 che ha accompagnato il debutto commerciale del Galaxy Note 9.
Bixby, ciao
L’abilità di gestire i comandi vocali nella nostra lingua è già stata messa in fase di test da Samsung, al fine di raccogliere i feedback necessari in vista del rollout. Lo stesso vale per tedesco, francese e spagnolo. L’obiettivo è dunque quello di spingere in modo decisivo sulla diffusione della tecnologia, che per peculiarità e feature andrà a scontrarsi direttamente con l’Assistente Google, Siri di Apple, Alexa di Amazon (e volendo essere generosi anche Cortana di Microsoft). Nessuna informazione certa in merito alle tempistiche per il rilascio: sulle pagine del sito ufficiale compare ancora la dicitura “Bixby Voice prossimamente disponibile sul mercato italiano solo in lingua inglese”. Ad oggi, infatti, da noi l’IA prende vita sotto forma di entità esclusivamente visuale, mentre chi intende colloquiare è obbligato a farlo in inglese.
Il team di XDA-Developers è stato in grado di accedere al menu sia sul già citato Galaxy Note 9 sia effettuando una copia dell’applicazione e installandola sullo smartphone Galaxy S9+. Ad oggi Bixby offre il supporto completo per l’inglese, il cinese mandarino e il coreano.
Mobile, ma non solo
Se una tecnologia come quella dell’assistente Samsung trova il suo primo e più naturale ambito di utilizzo su smartphone, tablet e phablet, l’intento è quello di estenderne il raggio d’azione ben al di fuori dei confini tracciati dall’universo mobile. L’ecosistema SmartThings e i device ad esso collegati possono costituire i veicoli attraverso i quali promuovere l’uso dell’IA, mettendo nelle mani degli utenti la possibilità di controllare con la voce apparecchi profondamente integrati nel contesto abitativo come i televisori, gli impianti audio e i condizionatori, ma anche frigoriferi, forni, lavatrici, robot per la pulizia dei pavimenti, videocamere di sorveglianza, serrature e così via.
Perché i piani del gruppo sudcoreano possano arrivare a concretizzarsi sarà di fondamentale importanza anche un adeguato supporto delle terze parti, sia i produttori che commercializzano i device sia gli sviluppatori impegnati nella creazione di app e servizi, grazie alle API offerte. Così Samsung potrà diffondere a macchia d’olio Bixby e recuperare il gap nei confronti della concorrenza legato a un esordio tardivo del sistema.