Nella crociata dei brevetti, Apple si è inchinata all’ ordine emesso dalla statunitense International Trade Commission (ITC). A meno di un veto dalla Casa Bianca – piuttosto rari gli interventi presidenziali nelle questioni legali della proprietà intellettuale – il gigante sudcoreano Samsung potrà chiedere il bando delle importazioni di diversi dispositivi made in Cupertino.
Trattasi però di vecchi modelli legati alle infrastrutture di rete wireless del provider statunitense AT&T, comprese le versioni 3GS e 4 di iPhone – ma non l’ultima generazione del Melafonino, attualmente alla guida dei volumi di vendita negli States – e quella 3G della seconda versione del tablet iPad .
Se confermata in appello – i rappresentanti legali della Mela hanno subito contestato l’ordine e annunciato un ricorso – la decisione della ITC assesterà un duro colpo alle bellicose strategie di Apple per la tutela dei suoi brevetti.
Nel parere della commissione statunitense, i vecchi modelli di Apple avrebbero violato il brevetto numero 7706348 , a difesa di un apparato per la codifica e decodifica nei sistemi di comunicazione mobile. La Mela aveva sottolineato come Samsung fosse tenuta a licenziare questa tecnologia a condizioni FRAND (giuste, ragionevoli e non discriminatorie) perché legata allo standard per le connessioni 3G .
I vertici di ITC hanno ritenuto scarse le argomentazioni presentate dall’azienda di Cupertino, che ora rischia di dover bloccare le vendite neggli Stati Uniti dei suoi vecchi modelli. Quelli più recenti, come iPhone 5, sono stati esclusi perché dotati di chip Qualcomm e relativo accordo di licensing con la stessa Samsung. Si tratta dunque di dispositivi a fine ciclo , con i vari aggiornamenti in estinzione nel giro di qualche mese.
Mauro Vecchio