L’ultimo sviluppo tecnologico di casa Samsung si chiama Universal Flash Storage (UFS) 2.0, un nuovo standard di interfacciamento per lo storage a stato solido che dovrebbe caratterizzare parte dei terminali mobile del futuro prossimo. La capienza aumenta ma le prestazioni di I/O schizzano ancora più su.
UFS è un’interfaccia a doppia pista, spiega Samsung, è pensata per essere usata con i chip Flash “tridimensionali” della corporation sudcoreana (V-NAND) e si accompagnerà a un quantitativo di storage da 256 Gigabyte. Vale a dire esattamente il doppio dello spazio che al momento caratterizza la media dei terminali hi-end (128 GB).
Ancora più significativi i miglioramenti sul fronte delle performance, con velocità in lettura – in modalità sequenziale – da 850 Megabyte al secondo e velocità in scrittura da 260 MB/s; nel primo caso si tratta di valori sensibilmente superiori a quanto possibile con i moderni dischi SSD SATA III per computer, mentre nel secondo si tratta probabilmente di valori limitati dalla ridotta quantità di chip adottati da Samsung per il suo nuovo design.
Tutto considerato, con l’arrivo di UFS i terminali mobile più ambiti – Apple esclusa, ovviamente – dovrebbero conoscere un incremento nelle prestazioni dello storage perfettamente riconoscibili da parte dell’utente finale.
Nessuna informazione è stata fornita riguardo al periodo di disponibilità dei nuovi chip.
Alfonso Maruccia