Samsung Electronics ha incassato il no del tribunale australiano a cui aveva chiesto la rimozione del blocco delle importazioni di Galaxy Tab 10.1 .
La coreana si trova a non poter commercializzare nel paese il suo tablet per un bando precauzionale conseguente all’ennesimo capitolo della guerra brevettuale che la vede contrapposta ad Apple. In un primo momento aveva accettato di bloccare la commercializzazione del device fino all’emissione di una sentenza, ma poi il prorogarsi dei tempi della giustizia e il rischio di veder sfumare le opportunità commerciali legate al periodo natalizio l’hanno spinta a cercare un accordo che mettesse fine almeno a quel fronte di scontro. La sua proposta è stata tuttavia rifiutata da Apple che sta ottenendo proprio quello che vuole: nessuna concorrenza per il suo iPad in Australia.
Ora la Corte di giustizia federale presieduta dal giudice Annabelle Bennett ha confermato l’ammissibilità della richiesta di Apple di un’ ingiunzione preliminare contro la vendita di Galaxy Tab 10.1 in Australia .
Dopo la decisione le azioni di Samsung sono scese di circa l’1,9 per cento, ma la coreana aveva già iniziato ad pensare a possibili contromosse: innanzitutto sta provando ad aggiornare i dispositivi chiamati in causa da Apple, in modo tale da modificare quelle che sono le parti ritenute in violazione di suoi brevetti; e sempre in Australia ha adottato una strategia aggressiva di marketing con l’offerta di Samsung Galaxy SII a due dollari. In Italia (come in Francia), infine, Samsung ha chiesto il blocco delle importazioni e vendite di iPhone 4S, sempre per la violazione di suoi brevetti relativi a tecnologie wireless.
Sulla versione modificata per superare le obiezioni di Apple, la corte australiana si esprimerà nei prossimi giorni.
Claudio Tamburrino