Il Vice Presidente di Samsung Oh-Hyun Kwon ha annunciato che darà le sue dimissioni da vertice della divisione soluzioni business e CEO di Samsung Display e che non richiederà la sua elezione nel Consiglio d’Amministrazione di cui sarà Presidente fino al prossimo Marzo , a quanto pare per “la crisi senza precedenti che sta attraversando la compagnia”.
Kwon, 64 anni, è entrato a far parte di Samsung nel 1985 e dal 2012 ne è ai vertici come CEO di Samsung Electronics e CEO di Samsung Display.
Nel comunicato di Samsung si parla di “una commovente lettera inviata ai dipendenti” nella quale dice di “non avere parole per descrivere l’orgoglio che prova per aver costruito insieme una delle aziende più di valore al mondo. Abbiamo fatto tanta strada insieme per creare una compagnia che cambia davvero come le persone vivono, lavorano e comunicano tra loro.” Tuttavia, continua, “c’è bisogno di un nuovo leader ed è pertanto giunto il tempo, per me, di iniziare un nuovo capitolo della mia vita. Una cosa su cui sto pensando seriamente da molto. Una decisione difficile che però non poteva più essere rinviata”.
In concomitanza con l’annuncio della decisione di Kwon arrivano però le previsioni sulla nuova trimestrale della coreana, che sembra ancora brillare sul mercato nonostante i problemi politici attraversati: come il precedente, anche il terzo quarto dell’anno confermerà un trend positivo che si avvia a chiudere il 2017 con la migliore fatturazione di sempre .
La coreana parla addirittura per il Q3 2017 di profitti operativi di circa 12,8 miliardi ed un fatturato che supera i 60 trilioni di won, ovvero poco meno di 55 miliardi di dollari.
È evidente, quindi, che la scelta delle dimissioni sia piuttosto legata alla crisi politico-etica che ha travolto i piani alti di Seul, con i fatti che hanno portato alla condanna a cinque anni di reclusione del miliardario erede dell’impero Samsung Lee Jae-yong, con cui Kwon era co-vice Presidente di Samsung .
Il 49enne noto come Jay Y Lee, che inoltre era di fatto detentore del pacchetto di controllo di Samsung, secondo le autorità avrebbe fatto donazioni pari a 41 miliardi di won (circa 36 milioni di dollari) ad una fondazione no profit gestita da Choi Soon-sil, amico dell’ex presidente della Corea del Sud Park Geun-hye, e acquistato un cavallo per la figlia di Soon-sil in cambio del supporto governativo ad una grande ristrutturazione che avrebbe rafforzato il controllo di Lee su Samsung. In pratica Lee avrebbe cercato nella politica l’appoggio necessario per avere la forza per subentrare al padre malato.
Claudio Tamburrino