Non sono soltanto Apple e Facebook ad aver messo in cantiere un dispositivo indossabile per la realtà aumentata: c’è anche Samsung, stando a quanto svela un brevetto depositato dall’azienda a inizio febbraio presso l’ente sudcoreano KIPRIS (Korea Intellectual Property Rights Information Service), ma scoperto solo in questi giorni dalla redazione del sito Galaxy Club.
Il dispositivo AR indossabile di Samsung
Come si può vedere dalle due immagini allegate a questo articolo, un render 3D e uno schema, il design si colloca a metà strada tra quello di un visore e quello di un paio di occhiali. Certa la presenza di due display, posizionati di fronte a entrambi gli occhi. Qui sotto si nota chiaramente la presenza un cavo che corre lungo la montatura, ma non è dato a sapere se si tratta della connessione a un dispositivo mobile per lo scambio dei dati oppure se la sua finalità è esclusivamente quella di ricaricare la batteria interna.
Non è dunque da escludere che Samsung stia pensando di puntare sul territorio AR, dopo aver provato senza ottenere i risultati sperati di dire la propria nell’ambito della realtà virtuale: l’ultima versione del visore Gear VR risale al 2017 e il flagship Galaxy Note10 svelato quest’anno è il primo top di gamma del gruppo a non offrirne la compatibilità. Qualcosa di molto simile a quanto accaduto in casa Google, con bigG che in concomitanza con l’annuncio del nuovo Pixel 4 ha deciso di confermare l’abbandono del progetto Daydream.
Al momento non sono disponibili ulteriori informazioni in merito al dispositivo. Non è da escludere possa essere presentato all’inizio del prossimo anno durante il Mobile World Congress 2020 che tra le altre cose vedrà l’annuncio del Galaxy S11. A differenza di quanto avviene con la più recente evoluzione di Glass e con HoloLens dovrebbe trattarsi di un prodotto destinato al segmento consumer anziché a quello professionale.