Samsung ha comunicato i risultati finanziari per il primo trimestre dell’anno conclusosi il 31 marzo scorso, un periodo in cui le performance economiche del colosso asiatico hanno superato le aspettative nonostante il momento no della concorrenza (Apple) e un mercato che nel complesso si avvia verso un declino a dir poco repentino.
Gli ultimi tre mesi di Samsung valgono ricavi per 49,78 migliaia di miliardi di won (38,4 miliardi di euro), con un +5,7 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; i profitti operativi ammontano a 6,68 migliaia di miliardi di won (5,1 miliardi di euro), una crescita del 12 per cento rispetto al 2015.
Samsung ha superato leggermente le aspettative formulate in precedenza grazie alle performance di Galaxy S7 ed S7 Edge, i nuovi terminali di fascia alta che secondo la corporation si apprestano a garantire un ulteriore (secondo) trimestre positivo con il lancio sui mercati internazionali.
Risultati positivi sono stati registrati anche dall’unità semiconduttori, specializzata nella produzione di microchip, SoC e chip di memoria per la fornitura ai produttori OEM di terze parti. Il business dei display LCD, invece, non ha ottenuto risultati altrettanto positivi anche se la prospettiva è buona grazie alla richiesta crescente di pannelli OLED per i terminali della concorrenza e gli stessi Galaxy S7/Edge.
L’ultima trimestrale di Samsung è messa in risalto dal momento poco brillante di Apple , e la corporation ha intenzione di corteggiare gli sviluppatori – oltre che i clienti – con le nuove offerte presentate al Moscone Center (a San Francisco) inclusive di nuove modalità di utilizzo del servizio Samsung Pay, design innovativi per i chip IoT della linea Artik, nuove app sonore, realtà virtuale e tutto quanto.
Quello che Samsung verosimilmente non potrà fare, come d’altronde Apple, è cambiare il corso discendente del mercato degli smartphone: secondo i dati preliminari di IDC nel primo trimestre dell’anno non c’è stata praticamente alcuna crescita nelle commercializzazioni (fatti salvi i risultati conseguiti da produttori come Huawei, OPPO e Vivo), una calma “piatta” che giustifica gli allarmi del settore sul business di Cupertino e sul futuro dell’intero comparto.
Alfonso Maruccia