C’è un non detto che emerge dalla presentazione del Samsung Galaxy “wow” S24 (perché di “wow” si tratta, alla luce delle funzionalità presentate). Quel che è emerso, infatti, è tutto in una nota disponibile sul sito ufficiale del gruppo:
Le funzionalità Galaxy AI saranno fruibili gratuitamente tramite i dispositivi Samsung Galaxy che le supportano almeno fino al 31 dicembre 2025. La disponibilità delle funzionalità AI fornite da terze parti potrebbe essere soggetta a modifiche e in ogni caso è soggetta ai termini e condizioni di servizio del fornitore stesso.
Quel che si configura, insomma, è un nuovo modo di intendere le funzionalità accessibili e se sembrava essere dato per inteso che l’IA potesse essere parte integrante del device, la cosa sarà vera soltanto a tempo limitato. Una sorta di Smartphone-as-a-Service, insomma, nel quale l’IA si presenta come un “plus” che presto o tardi diventerà il lato premium dell’esperienza finale. Dal 2026, insomma, c’è da immaginarsi un accesso alle funzioni soltanto previo abbonamento mensile, qualcosa che andrà ad impreziosire il rapporto con il proprio device e che potrebbe aprire a modi nuovi di intenderne il modello di business in senso più ampio.
Quello che è l’effetto “wow” di oggi, sarà quel che darà valore e prezzo alla “subscription” di domani. La postilla di Samsung è chiara: ad essere fruibili a tempo sono le funzioni Galaxy AI, mentre per quelle di terze parti saranno altri gruppi a definire eventuali limitazioni. Ma quali sono dunque queste funzioni? Lo si può intuire dalle medesime note in pagina, dove sono esplicitate le funzioni che richiedono di una connessione e di un account Samsung per poter essere utilizzate (l’account servirà per l’identificazione, la validazione dell’accesso e la fruizione personalizzata):
- Traduzione Live richiede una connessione di rete e l’accesso all’account Samsung
- Assistente Trascrizione richiede una connessione di rete e l’accesso all’account Samsung
- Modifica Generativa richiede una connessione di rete e l’accesso all’account Samsung
Tale precisazione non è invece esplicitata sulla funzione “Cerchia e cerca“, che dovrebbe essere presto disponibile per tutto il mondo Android e non sarà pertanto prerogativa Samsung.
Sull’IA si gioca quindi una nuova partita molto importante per il futuro degli smartphone, dove le specifiche di prodotto dovranno più che altro rispondere ai requisiti per l’accesso a funzioni di alta caratura e la cui accessibilità sarà legata al cloud ed alla connettività. Potrà essere una spinta importante per il 5G, potrà essere un elemento fondamentale per definire nuovi equilibri di mercato e sarà inevitabilmente uno scossone al quale qualche brand potrebbe non essere in grado di rispondere.
I costi di ricerca, sviluppo e mantenimento dei servizi di IA, del resto, devono trovare un modello di business sostenibile, poiché gli investimenti in questa direzione saranno sempre più grandi. Una cosa è certa: l’IA non sarà gratis, ma sarà il mondo premium che si sarà costretti a pagare per poter vedere aumentate le proprie performance e le proprie potenzialità. Come ogni nuovo strumento, del resto, il costo all’accesso sarà minimo se confrontato al potenziale sbloccato.
Fino ad allora, 31 dicembre 2025, l’effetto “wow” del Galaxy S24 è garantito e gratuito. Ed è iniziato in queste ore.