Samsung ha annunciato i risultati finanziari per il secondo trimestre dell’anno fiscale 2015, numeri che confermano le previsioni pubblicate all’inizio del mese e ribadiscono la transizione del mercato dei gadget mobile. Un mercato sempre più maturo e avaro di profitti per chi, come Samsung, in questi anni ha espanso a dismisura il proprio business.
L’era post-PC, per Samsung, ha il segno meno: i ricavi totali del secondo trimestre ammontano a 48,58 trilioni (migliaia di miliardi) di Won, vale a dire qualcosa come 37,7 miliardi di euro e -8 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; i profitti netti ammontano a 5,75 trilioni di Won (4,4 miliardi di euro), -8 per cento rispetto ai 6,25 trilioni di Won del 2014.
La divisione di Samsung che ha fatto peggio nel trimestre è quella degli smartphone, con i profitti operativi crollati del -37,6 per cento anno su anno: Galaxy S6 ed S6 Edge avrebbero dovuto “salvare” la corporation ma non hanno ottenuto l’effetto sperato, complice a quanto pare anche la difficoltà di rifornire i canali distributivi di un numero di terminali sufficiente a soddisfare la domanda.
Per questo Samsung dice di voler correre ai ripari , con i problemi di approvvigionamento che dovrebbero essere finiti e una riduzione di prezzo sui gadget high-end come i succitati Galaxy S6 ed S6 Edge; verranno poi introdotti nuovi modelli sia nella fascia alta che in quella di medio profilo.
Ma l’era post-PC riserva ancora brutte sorprese per il colosso asiatico, visto che se gli smartphone non volano dagli scaffali i tablet non sono più richiesti dagli utenti: secondo le previsioni di IDC , la crescita delle tavolette commercializzate rallenterà di un -7 per cento durante il secondo trimestre del 2015. A farne le spese saranno soprattutto le teste di ponte Apple (-17,9 per cento) e appunto Samsung (-12 per cento)
Alfonso Maruccia