Samsung, la grande scommessa sulle auto senza pilota

Samsung, la grande scommessa sulle auto senza pilota

Il colosso sudcoreano annuncia la creazione di un fondo da 300 milioni di dollari destinato alle startup del settore. La strategia è non lasciare nulla di intentato nella (folle?) corsa all'oro delle driverless car
Il colosso sudcoreano annuncia la creazione di un fondo da 300 milioni di dollari destinato alle startup del settore. La strategia è non lasciare nulla di intentato nella (folle?) corsa all'oro delle driverless car

Samsung ha creato un fondo da 300 milioni di dollari destinati a finanziare startup e ricerca nel settore delle automobili a guida autonoma .

Solo nella Silicon Valley sono già molte le aziende che stanno lavorando seriamente per imporsi nel settore delle driverless car: tra questi Apple che nei mesi scorsi ha esordito con i test del proprio sistema di auto a guida autonoma utilizzando un Suv Lexus RX450h, Waymo (Google-Alphabet) che sembra quella più avanti con le prove su strada e ha stretto accordi con Lyft e FCA. Inoltre anche grandi operatori stranieri stanno scommettendo su questo nuovo fronte tecnologico, come Baidu che sta lavorando con NVIDIA ad una piattaforma aperta, Apollo e afferma di aver preso accordi con oltre 50 partner tra cui Ford, Intel (che da parte sua ha acquistato per 15 miliardi di dollari Mobileye, uno dei principali fornitori di tecnologie di rilevamento di possibili collisioni) e Microsoft. In generale, poi, si stanno impegnando su questo fronte anche produttori automobilistici tradizionali come General Motors, Peugeot, Volkswagen e BMW.

Da parte sua Samsung si era già messa in strada nel dicembre 2015, quando aveva annunciato di volersi impegnare nel settore e migliorare “nel breve periodo” su questo fronte: da allora ha stretto un accordo con Hyundai e lo scorso maggio è già arrivata ai test su strada.

Lo sforzo finanziario ora effettuato, che prende il nome di Samsung Automotive Innovation Fund , sarà ancora destinato alla ricerca nel campo delle automobili e delle tecnologie di connessione e di automazione ad esso collegate, in particolare sensori smart, dispositivi automatici di visione, Intelligenza Artificiale, soluzioni di connettività e per la sicurezza .

Oltre al fondo, Samsung ha profuso un ulteriore sforzo nel settore dando vita – dalle costole della neoacquistata HARMAN – alla Autonomous/ADAS Strategic Business Unit (SBU) che collaborerà con il Samsung Strategy and Innovation Center (SSIC) sulle stesse tecnologie chiave in materia di sicurezza, connettività e intelligenza dei veicoli.

La coreana, insomma, vuole assumere un ruolo da leader nel settore, come spiega Young Sohn, Chief Strategy Officer di Samsung Electronics e direttore del Consiglio di HARMAN: “Siamo felicissimi di svolgere un ruolo di guida nel settore, supportando e plasmando il futuro dei veicoli intelligenti e connessi”.

Il primo investimento partito dal fondo è pari a 75 milioni di euro ed è stato destinato al finanziamento di TTTECH , sviluppatore austriaco di piattaforme e software per la sicurezza informatica che lavora non solo per le auto connesse, ma anche per il settore aereo e aerospaziale: i suoi sistemi sono utilizzati sul Boeing 787 Dreamliner e sull’Orion della NASA, ma a quanto pare l’investimento di Samsung sarà – per l’appunto – utilizzato per lo sviluppo delle tecnologie per cui la stessa sta già collaborando con Audi.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
14 set 2017
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