Al momento la Internet delle Cose (IoT) è un proliferare continuo di piattaforme, ecosistemi e microchip pensato per facilitare la realizzazione di sensori e dispositivi connessi: a un simile trend non poteva certo sottrarsi Samsung, che ha infatti annunciato la piattaforma ARTIK per “accelerare” lo sviluppo della IoT.
Samsung descrive ARTIK come una piattaforma aperta dotata di tutto il necessario per la creazione di applicazioni IoT, inclusi moduli hardware “production-ready”, schede di sviluppo, software e tool avanzati, driver, funzionalità di sicurezza e connettività cloud.
La base hardware della piattaforma è quindi composta da tre moduli diversi: ARTIK 1 misura 12 mm per 12 mm e include una CPU dual-core con clock variabile (250-800MHz), RAM da 1 Megabyte e storage da 4MB integrato, connettività Bluetooth, sensore di movimento a nove assi; ARTIK 5 misura 29 mm per 25 mm, include una CPU dual-core a 1GHz con GPU Mali, 512 MB di RAM e 4GB di storage, connettività completa WiFi/Bluetooth, codifica e decodifica video in 720p a 30 fps; ARTIK 10 misura infine 29×39 mm, include una CPU a otto core da 1,3GHz e GPU multi-core, 2 GB di RAM e 16GB di storage, codifica e decodifica Full HD fino a 120 fps.
I tre moduli ARTIK sono pensati per applicazioni differenti garantendo consumi ridotti e funzionalità avanzate (ARTIK 1), bilanciamento tra i consumi energetici e le capacità computazionali (ARTIK 5) oppure caratteristiche ideali per media center domestici e applicazioni industriali (ARTIK 10). Accanto alla piattaforma hardware-software di ARTIK, Samsung ha poi presentato anche SmartThings Open Cloud per aiutare gli sviluppatori a creare app per i propri dispositivi.
Se la piattaforma della corporation coreana si propone come un’offerta generica da utilizzare per sviluppare prodotti IoT completi, dalla giapponese Fujitsu arrivano invece tag indossabili dotati di sensori per riconoscere il movimento o la postura, eventuali cadute o accelerazione nel battito cardiaco. Le etichette comunicano i dati tramite collegamento Bluetooth, e assieme al servizio cloud Ubiquitousware sono per Fujitsu uno strumento ideale per applicazioni in campo medico e nella cura della persona.
Alfonso Maruccia