Seoul – Organizer, fotocamere, console da gioco, navigatori satellitari… ed ora anche lettori di tag RFID. È questa la prossima funzionalità che Samsung spera di portare sui telefoni cellulari e, più in generale, sui dispositivi mobili consumer.
Il produttore coreano afferma di aver sviluppato un chip RFID sufficientemente piccolo, economico e a basso consumo da poter essere integrato su cellulari e PDA. Il chippetto è in grado di leggere differenti tipi di tag RFID, una caratteristica che, secondo Samsung, generalmente richiede l’uso di più chip.
Ma a che può servire un lettore RFID nel telefonino? Ad un sacco di cose, secondo l’azienda coreana. Innanzitutto, ad acquisire informazioni sui prodotti in vendita : semplicemente avvicinando il cellulare ad una scatola di biscotti, ad esempio, potrebbe essere possibile visualizzare sul display – e archiviare o inviare via SMS/email – prezzo, marca, ingredienti e data di scadenza. I tag apposti su certi prodotti merceologici potrebbero poi contenere informazioni specifiche: nei medicinali, ad esempio, posologia e avvertenze d’uso.
Ma i tag RFID destinati ai dispositivi mobili potrebbero essere utilizzati in molti altri ambiti e applicazioni: nelle fermate degli autobus per comunicare gli orari delle corse, nei dépliant pubblicitari per trasmettere codici promozionali, all’entrata di parchi e altri luoghi pubblici per informare i visitatori sugli orari di apertura e chiusura, nei musei per fornire informazioni sugli oggetti esposti ecc.
Samsung ha fatto sapere che a Taiwan un operatore mobile locale sta già collaborando con cinema e teatri per apporre sulle locandine un tag contenente gli orari degli spettacoli.
Sebbene RFID sia già molto diffuso nel campo della logistica , dove viene utilizzato per il tracciamento delle merci, oggi praticamente nessuno lo usa per fornire informazioni e servizi al pubblico. Perché i cellulari dotati di lettore RFID si diffondano, pertanto, è necessario che aziende, enti pubblici e centri commerciali comincino a considerare la tecnologia RFID anche come un mezzo per fornire informazioni e servizi al consumatore/cittadino. D’altro canto, fino a che in commercio non ci saranno dispositivi consumer capaci di leggere tali tag, pochi azzarderanno un mossa in questa direzione. C’è dunque da attendersi che l’RFID sbarcherà nel settore mainstream solo quando produttori di telefoni cellulari, operatori mobili e aziende lanceranno iniziative commerciali congiunte , come quella segnalata da Samsung a Taiwan.
Per il momento Samsung non ha piani sui tempi di commercializzazione del proprio chippetto RFID: stando ad un portavoce, l’azienda intende “aspettare che la tecnologia RFID diventi più matura”.