Samsung ha comunicato di aver avviato la produzione di massa degli SSD PM9A3 per data center. Si tratta della serie più tecnologicamente avanzata tra quelle offerte dal produttore coreano. La loro installazione nei server garantirà prestazioni, affidabilità e consumi ridotti. Uno dei clienti è Facebook.
Samsung PM9A3: SSD veloci e affidabili
I nuovi SSD PM9A3 soddisfano innanzitutto le specifiche Open Compute Project (OCP) NVMe Cloud SSD, ovvero un insieme unificato di standard interoperabili definito da varie aziende, tra cui Facebook. Gli SSD PM9A3 per data center sono disponibili nel fattore di forma E1.S sviluppato dal gruppo EDSFF (Enterprise & Data Center SSD Form Factor), ma è possibile acquistare anche i modelli nei formati U.2 e M.2.
Samsung non ha pubblicato le specifiche complete, indicando però la presenza di memorie flash V-NAND di sesta generazione (1xx-layer). Sul PCB si notano anche moduli DRAM e il controller proprietario. Rispetto alla precedente generazione è stata raddoppiata la velocità di scrittura sequenziale (3.000 MB/s). Inoltre le velocità di lettura e scrittura casuale sono aumentate del 40% (750.000 IOPS) e del 150% (160.000 IOPS), rispettivamente.
Gli SSD PM9A3 supportano nove livelli di potenza compresi tra 8,25 Watt (M.2) a 35 Watt (EDSFF E1.S). Notevolmente migliorata anche l’efficienza energetica in scrittura, pari a 283 MB/s per Watt. Samsung afferma che, sostituendo tutti gli hard disk dei server con SSD PM9A3 da 4 TB, si possono risparmiare 1.484 GWh di energia, abbastanza per alimentare tutte le abitazioni di una grande città durante i mesi estivi.
Oltre alle tradizionali funzionalità di sicurezza (autenticazione e crittografia), i nuovi SSD supportano il “secure boot” che evita l’uso di firmware modificato e il meccanismo di “anti-rollback” che impedisce l’installazione di vecchi firmware vulnerabili.