Sony è stato il primo produttore, lo scorso anno, ad introdurre sul mercato un televisore con display OLED, ma i suoi maggiori concorrenti non stanno certo oziando. Tra questi vi è la coreana Samsung , che nel corso della Dubai GITEX Technology Week ha presentato due prototipi di televisore OLED con caratteristiche molto simili a quelle del Sony XEL-1 .
I due pannelli OLED hanno una diagonale di 14 e 31 pollici, un rapporto di contrasto di 1 milione a 1, un gamut colore del 107% e una luminosità di 550 cd/m2.
Questi due televisori, frutto di due anni di sviluppo, raggiungeranno il mercato nella seconda parte del 2009, ma la produzione in volumi è prevista solo per il 2010. Il motivo di questo ritardo, secondo un portavoce di Samsung, non è dovuto a problemi tecnici, quanto semmai agli ancor elevatissimi costi di produzione.
Samsung si è detta però convinta che nel momento in cui i televisori OLED si avvicineranno al prezzo di quelli LCD, questi ultimi “avranno le ore contate”. Rispetto ai display LCD, infatti, gli schermi OLED promettono diversi vantaggi, primo tra i quali la capacità dei materiali con cui sono costruiti di emettere luce propria: questa caratteristica consente la produzione di schermi privi di componenti per la retroilluminazione, e di conseguenza più sottili, meno esosi di energia elettrica e generalmente capaci di produrre immagini più nitide e brillanti.
Un altro grande vantaggio è dato dal fatto che i display OLED possono essere stampati su una grande varietà di materiali, anche flessibili, utilizzando tecnologie a basso costo come la stampa a getto d’inchiostro. Infine, gli schermi di questo tipo offrono generalmente un angolo di visione più elevato e una minore latenza nel disegno delle immagini rispetto agli LCD, caratteristica che li rende particolarmente adatti al gioco e alla riproduzione video. Per contro, i display OLED hanno generalmente una longevità inferiore rispetto a quella delle tecnologie concorrenti, dovuta al deterioramento dei materiali organici di cui sono costituiti: va però detto che, rispetto ai prototipi di prima generazione, quelli odierni vantano una durata decisamente superiore.
Dal momento che la tecnologia è giovane, e i suoi costi ancora elevati, la tecnologia OPLED viene oggi impiegata quasi esclusivamente per la produzione di pannelli con diagonale inferiore ai 7 pollici, come quelli di fotocamere digitali, telefoni cellulari, sistemi di navigazione satellitare e altri device consumer. Non mancano tuttavia applicazioni decisamente più originali, come quella che li ha visti sostituire i vetri delle finestre (v. foto a lato) grazie all’impiego di pannelli parzialmente trasparenti.