Samsung ha avuto un’idea per il riutilizzo “intelligente” degli smartphone non più al passo coi tempi, dispositivi che tendono a perdere molto velocemente di valore e di utilità accumulandosi nei cassetti degli utenti che rinnovano l’acquisto ogni anno o, peggio ancora, a diventare parte di un processo di riciclaggio che presenta non pochi svantaggi per l’ecosistema.
Diversamente dal tipico processo di riciclaggio, dove ogni dispositivo viene smontato per estrarre i materiali o i componenti che è poi possibile riutilizzare in produzioni future, quello che Samsung intende fare con Upcycling è piuttosto fornire una nuova “anima” software a un vecchio terminale con cui poter eseguire compiti che non richiedono necessariamente l’ultima versione di Android per essere eseguiti al meglio.
La piattaforma software di Upcycling sostituisce completamente l’OS mobile di Google e trasforma (nelle intenzioni di Samsung) i vecchi terminali Galaxy in dispositivi facilmente integrabili in applicazioni distribuite, sensori remoti o altre tipologie di gadget per la Internet delle Cose (IoT).
Per meglio illustrare il concetto di quello che si prefissa di fare il progetto Upcycling, Samsung ha dato dimostrazione delle capacità della nuova piattaforma presentando un cluster per il mining di blocchi Bitcoin composto da 40 smartphone Galaxy S5 riprogrammati.
La corporation sudcoreana ribadisce l’ovvio affermando che 8 terminali mobile Galaxy S5 (classe 2014) sono in grado di eseguire le operazioni di mining di Bitcoin con un’ efficienza energetica sensibilmente superiore ad una CPU Intel desktop di più di otto anni fa (Core i7-2600).
Ma l’iniziativa Upcycling (che sarà presto disponibile in beta per tutti gli utenti) promette di fare molto altro oltre al mining Bitcon – operazione tra l’altro inutile senza enormi cluster equipaggiati con un gran numero di GPU di ultimissima generazione: altri esempi descritti da Samsung includono l’ uso di un Galaxy S3 per monitorare da remoto una vasca per i pesci , la riprogrammazione di un vecchio telefono per funzionare da dispositivo per l’autenticazione biometrica o anche la trasformazione di un vecchio tablet Galaxy in un “portatile” equipaggiato con sistema operativo Ubuntu .
Alfonso Maruccia