Com’è stato l’ultimo trimestre dell’anno per il business di Samsung? Stellare, anzi galattico: la multinazionale sudcoreana pubblica i propri risultati economici con profitti che esplodono, ricavi che salgono, smartphone e chip che vanno a ruba. Samsung vince anche nei tribunali, ma mette in guardia gli investitori sulle incertezze del futuro prossimo venturo.
Lontani dal fantasma della ex-corazzata Nokia , diversamente dai record di Apple meno record del previsto , Samsung supera le sue (già alte) aspettative facendo registrare (nel quarto trimestre del 2012) profitti per 8,27 miliardi di dollari su entrate per 52,45 miliardi.
I profitti sono cresciuti del 10 per cento rispetto al terzo trimestre, mentre anno su anno sono letteralmente esplosi (+89,3 per cento). In totale, il fatturato annuale per il 2012 ammonta a 188,14 miliardi di dollari con profitti per 27,18 miliardi.
Prendendo in considerazione le singole divisioni, il business mobile di Samsung è ampiamente responsabile per le solide sostanze della corporation con un +4 per cento (nel quarto trimestre) rispetto ai tre mesi precedenti. Gli “indiziati” per la responsabilità del successo sono naturalmente lo smartphone Galaxy SIII e il “phablet” Galaxy Note II.
Numeri importanti anche per la divisione semiconduttori (+39 per cento di profitti trimestrali), e persino nel mercato dei TV-set – un settore dove la concorrenza affronta la tempesta – e dei display Samsung riesce a strappare un incremento di profitti trimestrali dell’87 per cento (divisione Consumer Electronics).
Samsung vince sul mercato ma anche nei tribunali, con la Commissione sul Commercio Internazionale statunitense che risponde alla chiamata della Casa Bianca e nega (rinviando) la messa al bando dei prodotti coreani chiesta da Apple.
Per quanto riguarda le previsioni per il futuro, infine, Samsung chiude con una nota di cauta attenzione : nel 2013 la crescita incessante sperimentata sin qui potrebbe rallentare, dice la multinazionale, con la concorrenza sempre più pressante e un mercato (mobile e non solo) che evolve senza sosta.
Alfonso Maruccia