La dirigenza Samsung ha commentato la sconfitta brevettuale incassata nei confronti di Apple rivolgendosi alle sue truppe: con un memo interno ha parlato della volontà di vendicarsi e rifarsi sul mercato.
Incassata la sconfitta , dunque, la coreana cerca di riorganizzarsi e nel frattempo tenta di tenere compatte le schiere: riferisce di aver cercato di “negoziare con Apple”, piuttosto che di arrivare alle vie legali cui l’avrebbe invece spinta Cupertino.
Ai suoi dipendenti dice chiaramente di aver cercato di negoziare con Apple per evitare di perdersi in beghe legali. “La storia ha dimostrato – si legge in un discorso che tenta la via dell’arringa evocativa – che nessuna azienda ha conquistato le menti e i cuori dei consumatori concentrandosi principalmente sulla normativa brevettuale piuttosto che sulla competizione e il perseguimento dell’innovazione”.
Per questo dice ora di volersi rivolgere direttamente ai consumatori, cercando di sottolineare come essa sia l’azienda che si concentra più sull’innovazione piuttosto che sulle controversie brevettuali.
La priorità per Samsung, dunque, è ora quella assicurare la disponibilità dei suoi prodotti sul mercato statunitense e quindi di veder rimosse le ingiunzioni che attualmente pendono sulle vendite di Galaxy S III, dispositivo non toccato dalla sconfitta brevettuale, e di assicurarsi che il prossimo Galaxy S4, atteso per il prossimo anno, non rischi ulteriori scontri per motivi di design con Cupertino.
Nel frattempo, tuttavia, Apple ha indicato altri 8 suoi dispositivi (Galaxy S 4G, Galaxy S2 AT&T, Galaxy S2 Skyrocket, Galaxy S2 T-Mobile, Galaxy S2 Epic 4G, Galaxy S Showcase, Droid Charge, Galaxy Prevail) che ritiene debbano essere banditi dagli Stati Uniti in seguito alla vittoria brevettuale recentemente incassata: non si tratta tuttavia dei device più recenti, per cui la portata di un eventuale blocco sarebbe comunque limitata.
Claudio Tamburrino