Samsung ha presentato Project Beyoind , una telecamera che cattura immagini in 3D a 360 gradi .
Per il momento si tratta solo di una piccola anteprima e pochi dettagli: come spiega il vicepresidente alla ricerca di Samsung Pranav Mistry è un “nuovo tipo di telecamera che permette un nuovo tipo di esperienza immersiva”. Dispositivo pensato per essere “statico” e posizionato su un tripode, grazie a 16 (numeri da confermare) camere fullHD mostra una vista panoramica a 360 gradi in 3D raccogliendo un gigapixel di dati ogni secondo . Project Beyond, inoltre, promette connessione ad alta velocità e ottica ultra-grandangolare.
Il tutto appare più interessante perché è collegato a Gear VR: Project Beyoind è stata infatti pensata per registrare video da poi vedere in streaming attraverso il casco per la realtà virtuale già anticipato da Samsung. L’idea è quella di permettere la trasmissione di dati in contemporanea su più dispositivi (con la promessa di farlo senza ritardi o problemi di sorta).
Il progetto non è ancora un prodotto fatto e finito, ma ci sono già prototipi funzionati. I primi osservatori che hanno potuto provare l’esperienza a 360 gradi delle riprese Project Beyond trasmesse su Gear VR hanno raccontato un’esperienza assolutamente immersiva, ma ancora con dei limiti: il fatto che sia una telecamera fissa e dunque una ripresa statica limita di molto l’immersione nel contesto registrato e la qualità video è inferiore alle aspettative, tanto che a volte cala fino a risultare sgranato. Tutte questioni per cui ci si attendono comunque prossimamente passi in avanti.
Anche per Gear VR, peraltro, vi sono ulteriori dettagli : durante la conferenza di presentazione Samsung ha annunciato Samsung Gear VR Innovator Edition che sarà disponibile per gli Stati Uniti dagli inizi di dicembre a partire da 200 dollari.
La coreana, d’altronde, dimostra di non volersi limitare all’offerta di un solo tipo di esperienza, ma continua ad investire in generare sulle tecnologie indossabili e dopo gli esperimenti con gli smartwatch ha anticipato Samsung Simband, fascia (ancora in fase di ricerca) per monitorare gli sforzi compiuti durante lo sporti ed i dati biomedicali correlati: il tutto è basato su sei sensori che contano i passi, misurano la pressione del sangue, la temperatura, il battito cardiato ed il livello di sudorazione del soggetto che la indossa.
Samsung, inoltre, sta cercando di legare i suoi dispositivi creando un’esperienza unica: per quanto riguarda i dispositivi e-health ha presentato l’SDK Samsung Architecture for Multimodal Interactions , o semplicemente “SAMI”, che dovrebbe permettere agli sviluppatori terzi di lavorare a nuovi prodotti e servizi per la sua piattaforma. Infine ha annunciato Flow, una nuova funzionalità che – come Continuity ed Handoff di Apple – dovrebbe permettere l’integrazione e la comunicazione tra i diversi dispositivi della sua linea e la possibilità di passare senza ostacoli dall’utilizzo di uno all’altro.
Claudio Tamburrino