Secondo molti, l’avvento dell’mp3 ha segnato la fine della catena evolutiva dei supporti audio, rendendo ormai obsoleto anche l’ultimo superstite, il Compact Disc. Ma c’è chi proprio non ci sta: di recente SanDisk si è presa l’onere di continuare la catena dei supporti lanciando SlotMusic, ovvero una microSD da 1 Giga con dentro un intero album musicale. Nasce così anche il Sansa slotMusic player, dispositivo spartano, semplice, pregno della filosofia dei vecchi walkman.
Essenziale e compatto, il nuovo Sansa non ha né display, né prese USB: su tutta la superficie campeggiano solo i tre tasti che consentono di interagire con il player, il jack per le cuffie e i comandi del volume. Nient’altro. Per l’alimentazione, SanDisk ha scelto di far girare il dispositivo utilizzando una comune pila AAA. Per il resto, niente radio, niente feature multimediali, niente di niente: Sansa SlotMusic ha un solo scopo, quello di leggere le schede di memoria. Per utilizzarlo non serve altro, basta solo una schedina piena di musica, nient’altro. Molto appetibili i prezzi: si va dai 20 dollari per la versione base ai 35 per la versione griffata abbinata alle schedine contenenti gli album di artisti come gli ABBA.
Difficile comprendere i reali motivi di questo voluto ritorno alle origini: perché non puntare sulle linee View e Fuze , da molti considerate una valida alternativa là dove Apple detta legge, piuttosto che concentrarsi su un device che svolge un compito unico? I maligni troverebbero il perché nel tentativo da parte di SanDisk di accrescere sempre di più la propria leadership nel ramo in cui è leader nelle vendite, ovvero quello delle schede di memoria, ma a quanto pare non è questo l’intento dell’azienda statunitense: “Una vasta percentuale di possessori di player multimediali non è in grado di aggiornarne i contenuti in maniera autonoma, relegando l’operazione a mani e menti più esperte” esordisce Daniel Schreiber, general manager di SanDisk. “Non è facile utilizzarli se non si è pratici di computer e di acquisti online” continua. Effettivamente, quasi tutti i device attualmente in commercio sono provvisti di memoria interna e necessitano di un computer possibilmente connesso ad internet per essere aggiornati. Il nuovo arrivato nella linea Sansa è spiccatamente votato all’utilizzo plug&play ed è dedicato a chi si sposta molto.
Nonostante ciò, resta difficile capire quanto gradimento possano riscontrare le politiche di SanDisk: per quanto il prezzo sia onesto, è difficile aspettarsi vendite importanti, sia per quanto riguarda il lettore, sia per le schede musicali. “Trovo difficile che i consumatori, soprattutto quelli più giovani, compreranno le memory card contenenti gli album – dichiara a Forbes Michael Cai, analista di mercato – così come credo che molti utenti avvezzi ai nuovi standard tecnologici riterranno il lettore musicale poco appetibile, poiché privo di feature tecnologiche. Però, se dovessi aver bisogno di una scheda di memoria, spenderei i miei soldi per comprare quella con dentro l’album”. In fin dei conti, il verdetto finale spetta sempre ai consumatori e ai loro soldi.
Vincenzo Gentile