Roma – La Sanità guarda all’e-commerce per razionalizzare la spesa per l?acquisto dei farmaci, una voce che da sola incide per quasi 14 miliardi, vale a dire il 16% degli 87 miliardi di euro del Fondo Sanitario Nazionale.
La Conferenza Stato-Regioni ha infatti dato via libera alla direttiva predisposta da Lucio Stanca, Ministro per l?Innovazione e le Tecnologie, di concerto con Girolamo Sirchia, Ministro della Salute, e Giulio Tremonti, Ministro dell?Economia, con cui vengono definite le regole di gestione e di manutenzione della classificazione dei farmaci per il mercato elettronico delle Pubbliche amministrazioni.
“In tal modo – ha spiegato il ministro Stanca – si dà spessore nazionale e maggiore rilevanza economica ad una serie di mercati elettronici sviluppati e gestiti da Regioni ed enti locali, con uno scenario sinora contraddistinto da una pluralità di procedure e classificazioni dei farmaci. L?uniformità, invece, permetterà la più ampia partecipazione alle piattaforme di mercato elettronico da parte di fornitori e clienti, sinora costretti a confrontarsi con una molteplicità di codificazioni”.
Secondo Stanca “la classificazione unica a livello nazionale propizierà l?aggregazione della domanda di fornitura e ridurrà le diseconomie derivanti dall?attuale frammentazione del centri di acquisto delle amministrazioni, favorendo al tempo stesso anche la trasparenza degli acquisti”.
L’esempio è quello della Lombardia dove, con le procedure di centralizzazione degli acquisti, si è ottenuto un risparmio sui farmaci generici del 13%, rispetto alla analoga spesa precedente senza razionalizzazione, e del 7% sugli altri farmaci.