Ancora non se ne conoscono i dettagli e ancora non se ne possono prevedere i tempi di risoluzione, ma da ormai 24 ore la sanità lombarda è sotto scacco in conseguenza di un non meglio precisato attacco cracker che avrebbe fermato gran parte delle attività. Coinvolti, secondo quanto emerso, 33 riferimenti territoriali della AAST, nonché gli ospedali Fatebenefratelli, Buzzi, Sacco e Macedonio Melloni.
Attacco alla sanità lombarda
Secondo quanto indicato dalle scarne note diffusesi in queste ore, ad essere completamente fermo è il gestionale interno, ma al momento anche l’accesso ai siti Web appare compromesso. Secondo quanto indicato dalla Regione Lombardia, “l’azione, che sta pesando su tutti i sistemi aziendali, ha attaccato i servizi di base dell’infrastruttura. Tutto ciò nonostante l’accrescimento delle misure di sicurezza poste in essere negli ultimi mesi“. Una cosa è chiara, insomma: si tratta di un attacco cracker con finalità al momento non meglio precisate.
Attacco ransomware? Possibile, ma al momento non è dato sapere nulla di più. La Regione comunica di aver allertato la Polizia Postale e di aver immediatamente messo all’opera i tecnici competenti per ripristinare quanto prima la situazione. La nota, tuttavia, mette le mani avanti: l’intervento “non ha al momento tempi definibili“. Questo implica che per i prossimi giorni c’è da attendersi rallentamenti pesanti nell’offerta dei servizi tradizionali, con una contemporanea riorganizzazione dei reparti e dei nosocomi per la gestione delle urgenze:
A causa di queste problematiche tecniche all’infrastruttura informatica aziendale, oggi 2 maggio e domani 3 maggio, i Pronto Soccorso e i Punti Prelievo dei presidi ospedalieri dell’ASST Fatebenefratelli Sacco (Fatebenefratelli, Sacco, Buzzi e Melloni) saranno in grado di accettare gli accessi dei pazienti in maniera limitata e solo attraverso modulistica cartacea.