Il Presidente Biden aveva vietato le esportazioni di numerosi prodotti verso la Russia, come risposta all’invasione dell’Ucraina. Gli Stati Uniti hanno ora deciso di fare alcune eccezioni per consentire alle aziende statunitensi di esportare hardware e software riguardanti i servizi di telecomunicazioni. L’obiettivo è evitare l’isolamento dei cittadini russi da Internet.
I cittadini devono accedere alle informazioni
La versione aggiornata delle sanzioni consente alle aziende statunitensi di esportare, vendere e fornire software, hardware e tecnologie IT per le comunicazioni su Internet, oltre ai servizi di web hosting e registrazione dei nomi di dominio. Resta tuttavia il divieto di sottoscrivere accordi commerciali con alcune istituzioni russe, come la banca centrale e il ministero delle finanze.
Nel documento ufficiale non viene spiegato il motivo, ma quasi certamente l’allentamento delle restrizioni è stato introdotto per consentire ai russi di accedere alle fonti di informazione occidentali. Facebook, Instagram e diversi media sono stati censurati dal governo per offrire ai cittadini un’unica verità sulla guerra, quella di Putin.
Roskomsvoboda, organizzazione russa per i diritti digitali, aveva chiesto alle aziende occidentali di “garantire la connettività di rete e l’accesso senza ostacoli ad Internet e ai servizi globali per il popolo russo e per tutti i cittadini ucraini residenti in Russia“.
In pratica le sanzioni relative alle comunicazioni avranno conseguenze negative per i cittadini, favorendo la creazione di una Internet chiusa, dove circolano solo notizie selezionate dal governo, come avviene in Cina. Ecco perché molti russi cercano soluzioni per aggirare i blocchi e accedere alle fonti occidentali.