Google è conosciuta principalmente come il motore di ricerca più popolare al mondo, ma è anche un’azienda impegnata nella salvaguardia dell’ambiente. Questo si riflette in alcune delle sue applicazioni, come Google Maps, che mostra le opzioni di trasporto più ecologiche e le aziende più sostenibili.
Per combattere il cambiamento climatico, Big G fa anche uso della sua avanzata intelligenza artificiale. Di recente, ha annunciato una collaborazione con l’Environmental Defense Fund (EDF), un’organizzazione non governativa che si occupa di proteggere l’aria, l’acqua e il clima. Insieme, Google e l’EDF useranno un satellite e l’AI per rilevare le fuoriuscite di metano, uno dei gas serra più dannosi.
Perché il metano è un problema
Il metano è un gas che contribuisce al riscaldamento globale. Secondo l’International Energy Agency, il metano prodotto dall’uomo è responsabile del 30% dell’aumento della temperatura terrestre. Il metano proviene da diverse fonti, tra cui l’agricoltura, i rifiuti e le industrie estrattive di petrolio e gas. Per ridurre le emissioni di metano, è importante sapere dove e quanto viene emesso. Tuttavia, questo non è facile da fare, perché il metano è invisibile e inodore.
Come funziona la soluzione di Google e l’EDF
Per risolvere questo problema, Google e l’EDF hanno deciso di sfruttare la potenza dell’intelligenza artificiale e di un satellite appositamente progettato. Il satellite si chiama MethaneSAT ed è stato lanciato dall’EDF all’inizio di marzo del 2024. Il satellite orbita intorno alla Terra 15 volte al giorno, a una distanza di oltre 560 km dalla superficie. MethaneSAT scatta delle immagini delle aree dove ci sono le infrastrutture di petrolio e gas, che sono le principali fonti di perdite di metano.
Queste immagini vengono poi analizzate dagli algoritmi di AI di Google, che sono in grado di calcolare la quantità e la localizzazione delle emissioni di metano. L’intelligenza artificiale può anche identificare le parti specifiche delle infrastrutture che perdono metano, in modo da facilitare le azioni correttive. I dati ottenuti dal satellite e dall’AI vengono poi resi pubblici sui siti web dell’EDF e di Google Earth Engine, in modo che tutti possano consultarli e usarli.