Tutti coloro i quali son rimasti delusi dalla sospensione del Cashback troveranno nell’annuncio di Satispay una notizia quantomeno sorprendente: il cashback non è finito, perché per chi usa Satispay continuerà come se nulla fosse. Il meccanismo è semplice: tutti coloro i quali saliranno a bordo dell’app entro il mese di luglio potranno godere di un incentivo pari a 150 euro da qui a fine anno.
Satispay rilancia il cashback
Laddove lo Stato si tira indietro, insomma, Satispay tira dritto: sarà il gruppo stesso a finanziare questa operazione, perché “sappiamo che il cashback funziona e incentiva gli utenti a sperimentare nuovi sistemi di pagamento“. Tutti i nuovi iscritti dovranno inserire il codice promo “CASHBACK” e potranno avere a disposizione quello stesso incentivo del 10% garantito dall’operazione istituzionale. In più, Satispay aggiunge una serie di regole proprie per migliorare il progetto: si arriverà ad un massimo di 25 euro al mese e un massimo di 2 euro per operazione, così da garantire una continuità nei pagamenti ed evitare fenomeni devianti.
L’operazione è pensata sempre nell’ottica di favorire il numero dei pagamenti nei già oltre 160 mila negozi affiliati in tutta Italia – di cui la gran parte piccoli e indipendenti. Per contribuire realmente il cambiamento delle abitudini di pagamento, saranno premiate soprattutto le transazioni di piccolo importo, storicamente eseguite in contante, e la continuità di utilizzo; per questo il Cashback massimo per transazione sarà pari a 2 € e si potrà accumulare un massimo di 25€ di rimborsi al mese
Questo vuol fare Satispay: “stimolare l’abitudine“, portando avanti una funzione pedagogica che anche il Cashback di Stato voleva originariamente perseguire.
[gallery_embed id=144358]
Con questa operazione il gruppo guidato da Alberto Dalmasso intende lanciare un messaggio agli utenti e uno al Governo: una azienda che processa milioni di transazioni ritiene (a ragion veduta, evidentemente) che il cashback fosse un meccanismo virtuoso ed i nuovi iscritti potranno così giovarsene per “imparare” come si fa e sperare, dal 1 gennaio 2021, che il Cashback di Stato possa tornare.
L’enorme sforzo organizzativo e tecnologico che ha visto impegnati gli operatori del settore dei pagamenti più tradizionali e i più innovativi al fianco di PagoPA per rendere possibile la partenza del piano Italia Cashless ha generato risultati importanti. Per quanto ci è possibile faremo in modo che il lavoro fatto non sia disperso, investendo direttamente i nostri capitali per sostenere gli incentivi, convinti che siano lo strumento giusto per cambiare le abitudini di pagamenti e rendere anche l’Italia un’economia digitale.
Alberto Dalmasso, CEO e co-fondatore Satispay
Secondo Dalmasso, incentivi del 20% possono smuovere l’interesse di qualsiasi utente, in qualsiasi fascia di reddito. Incentivi del 10% colpiscono invece l’attenzione di quanti attribuiscono più importanza a piccole cifre (dunque persone di minor reddito medio), contribuendo così in modo più significativo a spostare le abitudini di pagamento di persone che in precedenza consideravano soltanto il contante. Fermo restando il rispetto per il lavoro di pesi e misure che il Governo deve porre in essere in fasi tanto delicate, i dati di cui Draghi non dispone potrebbero dunque descrivere un contesto differente a quello che sembra aver fatto maturare la scelta della sospensione. Ecco perché Satispay ritiene fosse necessario correggere il cashback, e sarà al tempo stesso utile poterlo rilanciare a partire dal 1 gennaio 2022.
Oggi 1 luglio 2021, giorno in cui il Cashback di Stato va nel cassetto, Satispay rilancia il cashback in esclusiva per i propri nuovi utenti: una scelta coraggiosa e virtuosa, immediatamente attiva per tutti coloro i quali intendono approfittarne.