Abbiamo ricevuto in redazione una nota stampa da parte di Satispay che fa chiarezza su una questione di cui si sta discutendo parecchio, quella relativa a un’unica commissione dell’1% applicata a tutti i pagamenti eseguiti nei negozi fisici. Cerchiamo di fare chiarezza per capire cosa cambierà, da quando e per chi.
Commissione dell’1% per tutti i pagamenti Satispay
L’azienda ci conferma che, da inizio anno, sono partite le comunicazioni alla rete di esercenti convenzionati in merito a una modifica che sarà attiva a partire dal 7 aprile 2025. La variazione è esattamente quella riportata poc’anzi. Vale a dire che, per tutti i movimenti, sarà prevista una commissione pari all’1% dell’importo, senza più distinzione in base alla soglia minima. Dunque, anche per le spese inferiori a 10 euro.
Nulla cambierà invece per i clienti, che potranno continuare a utilizzare il servizio in modo gratuito, sia per i pagamenti che per altre transazioni in-app come i trasferimenti di denaro tra privati (P2P).
Alberto Dalmasso, co-founder e CEO di Satispay, ha spiegato la decisione con riferimento a uno scenario attuale diverso rispetto a quello di una decina d’anni fa. Ricordiamo che la società è stata fondata nel 2013. Queste le sue parole.
Se 10 anni fa la chiave per cambiare le abitudini di pagamento era un’app intuitiva e una politica che non richiedesse commissioni sui pagamenti sotto i 10 euro, oggi lo scenario è diverso. Ora i negozianti accettano di buon grado i pagamenti elettronici, ma resta forte la necessità di attrarre sempre più clienti. Per questo lavoriamo ogni giorno, per creare nuovi servizi a valore aggiunto e far crescere con noi i nostri esercenti. Già succede con i Satispay Buoni Pasto e Buoni Acquisto (fringe benefits) e continuerà con le future novità. Solo nel 2024, sono stati spesi Satispay Buoni Pasto per un valore di 50 milioni di euro, senza commissioni aggiuntive per l’esercente.
Come si legge nella nota stampa, si tratta del primo aggiornamento in 10 anni per quanto riguarda le commissioni. È da valutare l’accoglienza riservata dai negozianti, che fino a oggi avevano intravisto proprio nella gratuità delle transazioni sulle piccole somme un valore aggiunto per offrire ai logo clienti il metodo di pagamento, senza dover far fronte ad alcuna spesa.