Quando Satispay vide la luce nel 2012, quasi tutti videro l’idea che stava dietro una stramberia: tre ragazzi giovani che affermavano di aver individuato un sistema per effettuare acquisti senza denaro contante o carta di pagamento e per scambiare denaro senza pagare commissioni.
Un meccanismo che funzionava inserendo i dati personali, una foto e le coordinate bancarie. Chi pensava che in pochi si sarebbero fidati, sbagliava di grosso.
Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta, i tre amici che crearono l’app, oggi sono orgogliosi di ciò che hanno fatto, poiché hanno abbattuto il muro del miliardo di dollari di valutazione.
Il loro obiettivo era di trasformare col tempo la loro app nello strumento di pagamento più usato in Europa. Attualmente gli iscritti soltanto in Italia sono 3,2 milioni e gli esercenti sono circa 200.000.
D’altronde è un’app che dispone di validi strumenti, di capitali e della consapevolezza che è soltanto l’inizio del percorso.
La crescita in Italia di Satispay
Per chi non lo sapesse, Satispay è uno strumento per scambiare denaro e per pagare le spese giornaliere, tipo il caffè al bar o la spesa al supermercato.
Inoltre, oltre a pagare nei negozi fisici, è possibile pagare anche in quelli online. Addirittura adesso si possono pagare le multe. Insomma, una soluzione a tutto tondo e per ogni cosa.
Entrando qui si può scaricare l’app per i dispositivi Android, mentre in questa pagina è presente il download per chi possiede un dispositivo Apple.
Un’altra freccia all’arco della fintech sono le continue assunzioni, che vanno in controtendenza rispetto a quanto sta accadendo in Italia attualmente.
In pratica, il ritmo di assunzioni è di una persona al giorno, quasi tutte in Italia. Le figure richieste devono avere competenze legali, in Web Development, in Data Protection e in Web Marketing.
Ma anche persone creative, dinamiche e che hanno voglia di intraprendere il nuovo percorso digital del mondo del lavoro odierno.