Ora che vale un miliardo di euro, l’unicorno Satispay guarda al futuro e annuncia quello che sarà il prossimo step del suo percorso di crescita: la scelta del suo nuovo headquarter. La sede rimarrà a Milano, a conferma di uno stretto legame con la città. Si sposterà però nel building Primo, nel cuore del quartiere Isola, al civico 1 di piazza Fidia.
Il nuovo headquarter di Satispay a Milano: Primo
L’obiettivo dichiarato è raddoppiare l’organico da 300 a 600 persone da qui ai prossimi 18 mesi. La società andrà così a consolidare il business gestito in Italia e ad accelerare l’espansione all’estero (già raggiunti Lussemburgo, Germania e Francia). Oggi, il servizio offerto è utilizzato da oltre tre milioni di consumatori e da più di 200.000 negozi per i pagamenti quotidiani.
Di seguito alcuni render che mostrano l’aspetto finale dell’edificio, la cui inaugurazione è prevista entro il 2023. Ricopre una superficie complessiva pari a 8.500 m². Ospiterà otto piani di uffici per una capienza massima di oltre 700 persone, con terrazze, spazi ristorante, caffetteria e sala conferenze.
Questo il commento di Alberto Dalmasso, CEO e co-fondatore di Satispay.
La scelta della nuova sede è un’ulteriore conferma del fatto che siamo qui per restare e continuare a crescere sempre più velocemente per diventare il sistema di pagamento di riferimento in Europa. Lo spazio rappresenta l’essenza di Satispay: ambiziosa, dinamica e allo stesso tempo responsabile e smart. Milano è la città che abbiamo scelto per far decollare il nostro progetto e oggi sentiamo che Milano ha scelto noi per accompagnarci nella nuova fase. Per tutto il nostro team destinato a crescere enormemente, il nuovo building Primo sarà un simbolo del nostro impegno e spero che anche per la città e per i suoi tanti giovani talenti possa diventare un simbolo di futuro positivo, costruito come piace a noi.
Di recente, l’amministratore delegato ha lanciato un appello rivolto al mondo della politica: è necessario ascoltare le startup, l’Italia ha bisogno delle piccole aziende.
Primo, l’immobile a forma di 1 progettato dall’architetto Stefano Belingardi Clusoni, sarà un edificio NZEB (Nearly Zero Energy Building), realizzato soddisfacendo i più rigorosi criteri in termini di sostenibilità ed efficienza. Troveranno posto 90 pannelli fotovoltaici, impianti geotermici, sistemi di riscaldamento e condizionamento di ultima generazione. Oltre il 50% dell’energia assorbita proverrà da fonti rinnovabili.