Secondo l’Osservatorio 2020 del Politecnico di Milano, “Innovative Payments: da alternativa a necessità“, Satispay ha fortemente consolidato la propria leadership nel segmento non-NFC dei pagamenti mobile durante il 2020. Ben il 67% di questo tipo di transazioni, infatti, è stato registrato tramite l’app, identificando una posizione di forza che è andata a rafforzarsi proprio a seguito del lockdown prima e delle recrudescenze della pandemia poi.
La scalata di Satispay
Se nel 2020 il transato tramite smartphone presso gli esercenti è stato pari a 3,4 miliardi di euro, Satispay ha inciso pesantemente con volumi in netta crescita:
All’interno della categoria, il volume transato attraverso sistemi non NFC (quindi non collegati al modello tradizionale delle carte di credito come quelli offerti da Big Tech), si attesta nel 2020 a €500 milioni, di cui circa il 60% (pari a circa €300 milioni di euro) è passato da Satispay attraverso un numero di pagamenti pari a 20 milioni, che rappresenta il 67% del numero dei pagamenti totali del segmento in esame. Nonostante il forte impatto sulle aperture degli esercizi commerciali durante i lockdown i dati registrati evidenziano la forte crescita della Società, che su volume e numero di pagamenti ha riportato un incremento rispettivo del 58% e del 60% vs il 2019. […]
Ma la brillante performance è andata molto oltre ai pagamenti in negozio e ha visto Satispay proseguire con decisione nel suo percorso verso un’identità di super app a tutto tondo. Il volume totale dei pagamenti è infatti cresciuto dell’81% rispetto al 2019, passando da €323 milioni a €585 milioni complessivi transati al 31 dicembre 2020, includendo oltre ai pagamenti in negozio quelli online e i servizi come ricariche telefoniche, bollettini, pagoPA, Bollo auto e moto, oltre che il P2P, per un totale di oltre 31,1 milioni di transazioni effettuate.
La crescita del volume transato nel 2020 rispetto al 2019 è stato pari a +60%, quota differenziale di duplice valenza: da una parte v’è tutto il peso che il 2020 ha avuto sulla trasformazione digitale dei pagamenti in tempo di pandemia; dall’altra v’è l’accelerazione di un trend che era comunque già chiaramente avviato e che già vedeva Satispay in posizione di forza rispetto a soluzioni alternative. Non a caso gli investimenti nel gruppo sono aumentati progressivamente e oggi la startup italiana è posizionata in modo ottimale per costruire la scalata ai pagamenti europei oltre che ad un ulteriore consolidamento sul mercato italiano.