Rybka, la macchina che ha vinto gli ultimi quattro Campionati mondiali di scacchi per computer, è stata squalificata .
La decisione è stata conseguente alla condanna per il baro: dal momento che il computer non può far teoricamente nulla per cui non è stato programmato o costruito, il vizio non riguarda l’uso di trucchi durante il gioco, ma quanto fatto nel momento della sua creazione.
L’ International Computer Games Association (ICGA) ha infatti scoperto con reverse-engineering la troppa somiglianza di una parte delle linee di codice di Rybka con quello open source delle macchine avversarie Crafty e Fruit . Scacco matto e condanna, dunque, per il creatore Vasik Rajlich.
La colpa di Rajlich è quella di plagio di linee di codice senza dar credito ai creatori originali.
E la sentenza della condanna è stata il bando a vita dal Campionati mondiali di scacchi e l’obbligo di restituire tutti i titoli e i premi conseguiti.
Già nel 1997 il campione umano Gary Kasparov uscito sconfitto dallo scontro con Deep Blue di IBM aveva accusato il supercomputer di aver barato in quanto “versione non approvata del programma”. Ma, in quel caso, le accuse non si concretizzarono in condanne da parte dell’Associazione scacchistica.
Claudio Tamburrino