La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden hanno annunciato un accordo preliminare sullo scambio di dati tra i due lati dell’Oceano Atlantico. Ciò dovrebbe porre fine a quasi due anni di incertezze che hanno comportato l’intervento dei garanti della privacy in Francia e Austria. Il noto avvocato Max Schrems ha già preannunciato l’ennesimo scontro in tribunale.
Privacy Shield 2.0?
La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha stabilito la nullità dei precedenti accordi, noti come Safe Harbor e Privacy Shield, in quanto le leggi in vigore negli Stati Uniti non garantiscono la privacy agli utenti europei (le agenzie di intelligence possono accedere ai dati stranieri per qualsiasi motivo e senza autorizzazione del giudice).
Un nuovo accordo era stato chiesto a gran voce da alcune Big Tech, tra cui Google. Nick Clegg, Presidente degli affari globali di Meta ha espresso la sua soddisfazione su Twitter:
With concern growing about the global internet fragmenting, this agreement will help keep people connected and services running. It will provide invaluable certainty for American & European companies of all sizes, including Meta, who rely on transferring data quickly and safely. https://t.co/KYfqUM9XbH
— Nick Clegg (@nickclegg) March 25, 2022
La Presidente della Commissione europea ha dichiarato che il nuovo accordo consentirà il trasferimento dei dati tra Europa e Stati Uniti, garantendo sicurezza e privacy. Non sono stati tuttavia forniti i dettagli, ma prima di mettere tutto nero su bianco passeranno diversi mesi.
Pleased that we found an agreement in principle on a new framework for transatlantic data flows.
It will enable predictable and trustworthy 🇪🇺🇺🇸 data flows, balancing security, the right to privacy and data protection.
This is another step in strengthening our partnership. pic.twitter.com/7Y0wslR7Go— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) March 25, 2022
L’avvocato Max Schrems, noto per aver vinto le famose cause Schrems I e Schrems II, ha preannunciato battaglia. Al momento l’accordo UE-USA è solo politico. Quando sarà disponibile, il testo finale verrà esaminato in profondità e, se non in linea con la legge europea sulla privacy, verrà presentata l’ennesima denuncia. Alla fine, la Corte di Giustizia dell’Unione europea comunicherà la sua decisione per la terza volta. La sorte del nuovo accordo sembra già stabilita, se gli Stati Uniti non cambieranno le loro leggi sulla sorveglianza.