Lo scorso weekend è stato raggiunto un accordo sul trasferimento dei dati degli utenti europei verso gli Stati Uniti. Il Trans-Atlantic Data Privacy Framework, che sostituisce il Privacy Shield (considerato nullo dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea), riceverà il pieno supporto da Microsoft. L’azienda di Redmond ha comunicato come proteggerà le informazioni degli utenti.
Scambio dati UE-USA: privacy garantita
Secondo Commissione europea e Casa Bianca, il nuovo accordo risolve le problematiche evidenziate dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea. Microsoft si impegna al rispetto del Trans-Atlantic Data Privacy Framework e promette di migliorare le modalità di gestione delle richieste di accesso ai dati.
L’azienda di Redmond verificherà che ogni richiesta ricevuta dal governo statunitense rispetti le nuove regole. In caso contrario si opporrà in tutte le sedi legali. Microsoft fornirà inoltre supporto agli utenti che presenteranno ricorso per i danni subiti in relazione ai servizi cloud. Verrà anche pagato un risarcimento se i dati verranno comunicati illegalmente in seguito ad una richiesta del governo USA.
Il nuovo framework prevede che l’accesso ai dati degli utenti europei da parte delle agenzie di intelligence degli Stati Uniti avvenga solo quando necessario per tutelare la sicurezza nazionale, senza violare la privacy e le libertà civili. Se l’utente crede che i dati siano stati ottenuti in maniera illegale sarà possibile rivolgersi ad una Data Protection Review Court formata da membri esterni al governo USA.
Microsoft sottolinea comunque che i dati degli utenti europei vengono conservati sui server che si trovano in Europa. Inoltre viene utilizzata la crittografia per tutti i dati che transitano sul cloud (Azure, Microsoft 365 e Dynamics 365).