Una bozza era apparsa online ieri, innescando una serie di critiche da parte di esperti del settore. La Commissione europea ha oggi annunciato la proposta di legge che prevede il rispetto di vari obblighi per i fornitori dei servizi, in modo da contrastare la diffusione di immagini e video che raffigurano abusi sui minori. Secondo Matthew Green, professore di crittografia alla John Hopkins University, il documento descrive un vero e proprio sistema di sorveglianza di massa.
Scansione dei messaggi su WhatsApp?
La Commissione europea sottolinea che, solo nel 2021, sono stati segnalati 85 milioni di contenuti (immagini e video) che raffigurano abusi sessuali sui minori con un incremento del 64% rispetto al 2020. L’attuale sistema che prevede la rilevazione e segnalazione volontaria non funziona (nel 2020 il 95% dei report sono arrivati da una sola azienda). È quindi necessaria una nuova legge che offra una maggiore protezione dei minori.
In base alla proposta della Commissione, i service provider sono obbligati a rilevare, segnalare e rimuovere i contenuti, prevenire la loro ripubblicazione online e collaborare nell’identificazione dei responsabili. I fornitori dei servizi di hosting e di comunicazione dovranno evitare che i loro servizi vengano utilizzati per diffondere materiale pedopornografico o per adescamento di minori.
In pratica, WhatsApp, Messenger e altri servizi di messaggistica dovranno effettuare la scansione dei messaggi privati. Apple aveva tentato di introdurre una simile funzionalità, ma successivamente ha deciso di posticipare il lancio.
La rilevazione dei contenuti sarà obbligatoria anche per i servizi che utilizzano la crittografia end-to-end. La Commissione lavorerà insieme all’industria per trovare soluzioni che permettano di individuare ugualmente i contenuti. Molti esperti del settore affermano che ciò non è possibile senza indebolire o rimuovere la crittografia. Esiste inoltre il problema dei falsi positivi.
La Electronic Frontier Foundation ha dichiarato che, se verrà approvata, la legge sarà un “disastro per la privacy degli utenti“. Secondo il professore Matthew Green, l’Europa vuole costruire un sofisticato sistema di sorveglianza di massa.