La schermata blu della morte, abbreviata BSoD, è diventata uno degli aspetti più iconici di Windows, simbolo della sua mancanza di stabilità. Si potrebbe discutere per ore sulla veridicità di questa affermazione, ma resta il fatto che questa funzione è temuta da molti utenti di PC. Almeno, quelli che utilizzano il sistema operativo di Microsoft.
Tuttavia, le cose stanno per cambiare, o meglio per peggiorare, perché anche i sopravvissuti di Linux stanno per averne diritto…
Ecco l’arrivo della peste blu!
Scavando tra le note di rilascio di systemd 255, il sito Phoronix ha individuato l’arrivo della famigerata BSoD. Questo nuovo componente, chiamato systemd-bsod, permetterà a Linux di visualizzare i messaggi di errore a schermo intero e, soprattutto, su sfondo blu, come suggerisce il nome. Si noti, tuttavia, che non dovrebbe apparire al minimo problema, poiché riguarderà solo gli errori che raggiungono il livello LOG_EMERG. In altre parole, quando il sistema diventa inutilizzabile.
Come nel caso di Windows, dovrebbe fornire informazioni sufficienti per individuare l’origine del problema riscontrato. Verrà inoltre visualizzato un codice QR per facilitare la ricerca di informazioni da uno smartphone, un’idea arrivata con Windows 10 nel 2016. Infine, sebbene stabile, il BSoD di Linux è ancora in fase sperimentale e potrebbe essere soggetto a numerose modifiche e miglioramenti nelle settimane e nei mesi a venire.
Il roll-out nei prossimi mesi
Quando questa funzione sarà disponibile per Linux? Secondo Phoronix, arriverà nella prima metà del 2024. Quindi, chi usa Ubuntu, Fedora, Debian o Red Hat, potrà sperimentare una novità assoluta se il computer si blocca nei prossimi sei-sette mesi al massimo.
Resta da vedere come si evolverà BSoD su questo sistema operativo e se le buone idee che potrebbero emergere ispireranno Microsoft. Nel frattempo, vale la pena di sapere che questa funzione è stata sviluppata nell’ambito di un progetto di Outreachy, un’organizzazione che offre stage “a persone che subiscono pregiudizi sistemici e sottorappresentazione” nel mondo tecnologico. Questo potrebbe rendere più apprezzabile la schermata blu della morte su Linux, non si sa mai.