La giornata di martedì del Mobile World Congress di Barcellona si è conclusa con il keynote di un ospite eccellente, vale a dire Eric Schmidt di Google. Il CEO del colosso californiano – che presto lascerà il posto a Larry Page passando alla carica di presidente esecutivo – ne ha cantate di cotte e di crude sulla bontà ultima della tecnologia, dell’advertising personalizzato e della ricerca ubiqua a prova di coordinate GPS, fornendo altresì alcune statistiche e notizie fattuali sulle novità in arrivo per la piattaforma Android.
Schmidt ha prima di tutto confermato che Google ha provato, in passato, a convincere Nokia ad adottare il sistema operativo androide ma alla fine l’ha spuntata Microsoft . Poco male, comunque, visto che Mountain View è più che mai convinta del fatto che in un futuro molto vicino la tecnologia mobile, l’advertising e la ricerca “automatica” lavoreranno per l’uomo piuttosto che il contrario , gli utenti di smartphone non saranno “mai smarriti, mai soli, mai annoiati e mai senza idee” e Google, ovviamente, ne potrà trarre vantaggio.
Con o senza Nokia – anche se l’offerta di adottare Android è sempre valida, dice Schmidt – Google metterà presto a frutto il lavoro di un search ubiquo che, “con il permesso dell’utente”, terrà traccia dei gusti, le esigenze, le esperienze e le abitudini di ogni netizen smartphone-dotato fornendo advertising e suggerimenti in tempo reale sui luoghi da visitare, le cose da comprare/fare/mangiare nelle vicinanze delle attuali coordinate del ricevitore GPS.
Schmidt è inguaribilmente ottimista sul futuro della tecnologia mobile ma soprattutto su quello di Android, e ne ha ben donde: il sistema operativo androide può vantare più di 300mila attivazioni al giorno, partnership con 169 carrier in 69 paesi diversi e le applicazioni disponibili sul marketplace ammontano oramai a 150mila, un numero triplicato nel corso degli ultimi nove mesi.
Tra i settori su cui Google ha intenzione di puntare per incrementare il suo giro d’affari c’è quello dei pagamenti istantanei resi possibili dall’inclusione dei chip NFC (near-field-communication) negli smartphone più recenti, un mercato in cui Schmidt vede potenzialità per i venditori ma anche per i pubblicitari grazie alla ricerca ubiqua di cui sopra.
Passando dai sogni alle notizie più concrete, il CEO uscente di Google rivela alcuni dettagli riguardanti il futuro prossimo di Android : le due versioni attualmente esistenti dell’OS mobile (Android 2.3 per smartphone e Android 3.0 per tablet) sono destinate a convergere verso un’unica piattaforma, mentre non è ancora dato conoscere il destino del discusso Chrome OS .
Alfonso Maruccia