Milano – La sede di FujiFilm Italia di San Donato Milanese, società nota per prodotti che vanno dalle macchine fotografiche analogiche a quelle digitali passando per altri strumenti fotografici, è stata il teatro di una manifestazione dei dipendenti dell’azienda (vedi foto) indetta per protestare contro i licenziamenti annunciati dalla direzione generale.
In particolare, la direzione ha previsto la chiusura di tre reparti con il conseguente licenziamento del 15 per cento dell’organico complessivo, vale a dire 13 persone.
In una nota sindacale si legge che “FujiFilm dichiara soddisfazione,nelle riviste specializzate di settore, per l’andamento economico e di mercato della propria attività nel 2006 ed è ulteriormente ottimista per il 2007. Nonostante questo,la direzione conferma la chiusura di 3 reparti ed il licenziamento di 13 lavoratori”. A detta dei sindacati il “rigidissimo atteggiamento aziendale” renderebbe difficile la trattativa. Una speranza arriva oggi, quando le parti si riuniranno ad un tavolo indetto dall’Agenzia regionale per il Lavoro che, come previsto dalla legge sui licenziamenti collettivi, tenterà una mediazione tra le esigenze delle parti.
Rimane invece ancora in bilico la situazione occupazione di 275 lavoratori del call center di Wind a Sesto San Giovanni, che forniscono un servizio che Wind intende esternalizzare. Su questo fronte si è attivata la Provincia di Milano, che ha già peraltro incontrato i dipendenti del call center. Secondo Pietro Maestri, presidente della Commissione Lavoro della Provincia, “in molti si sono dimenticati del fatto che Wind nasce da ENEL e che l’azienda, al momento del suo insediamento a Sesto San Giovanni, godette di notevoli agevolazioni. Mentre oggi, come se tutto questo non ci fosse mai stato, decide di chiudere i battenti”.
Update ore 17.30
Fonti sindacali informano che in sede regionale non si è giunti a nessun accordo tra FujiFilm Italia e dipendenti, che sono ora in sciopero e in assemblea.