Una violenta collisione spaziale che ha probabilmente messo fuori uso il nanosatellite russo Ball Lens In The Space (BLITS), piccolo dispositivo di circa 7,5 chilogrammi lanciato in orbita polare nel settembre 2009. Gli scienziati statunitensi del Center for Space Standards and Innovation (CSSI) hanno infatti notato un cambio improvviso nella sua posizione orbitale, con un aumento considerevole nella velocità di rotazione.
Risalente al 22 gennaio scorso, l’incidente è stato causato dai detriti vaganti del satellite cinese Fengyun 1C , distrutto agli inizi del 2007 nel corso di un test anti-missile condotto nello stesso paese asiatico per dimostrare la sua capacità di disintegrare oggetti altrui in orbita.
Per la National Aeronautics and Space Administration (NASA), dalla distruzione del satellite Fengyun 1C sarebbe partito un flusso di circa 950 microdetriti dalla lunghezza media di 10 centimetri . Gli esperimenti anti-missile cinesi avevano fatto discutere proprio per la pericolosità dei detriti spaziali sull’orbita dei satelliti utilizzati per scopi scientifici, come nel caso di BLITS che è stato usato come bersaglio laser per gli esperimenti di precisione.
Stando alle ultime analisi degli ingegneri russi Vasiliy Yurasov e Andrey Nazarenko, il satellite russo potrebbe essere stato “danneggiato irreparabilmente” dall’impatto con i resti di Fengyun 1C, pronto a trasformarsi anch’esso in un rifiuto impazzito. La collisione ha portato BLITS a compiere una rotazione ogni 2,1 secondi, mentre prima girava su se stesso ogni 5,6 secondi . Essendo sfruttata negli esperimenti di precisione, la “sfera di vetro” è ormai del tutto inutilizzabile.
Mauro Vecchio