L’assenza delle CPU all’Intel Developer Forum aveva già fatto notizia , ma il chipmaker di Santa Clara ha rimediato in extremis: gli ingegneri dell’azienda hanno ribadito che l’annuncio ufficiale di Skylake si farà attendere ancora un paio di settimane , ma hanno finalmente raccontato qualcosa di più sulle novità introdotte nell’architettura dei processori destinati ad equipaggiare i PC e i laptop venduti nella seconda parte del 2015 e all’inizio del 2016.
Fonte: PCWorld
Come già raccontato, Skylake punterà moltissimo sul sottosistema grafico: la GPU HD 530 integrata è accreditata di 1.152GFLOS di potenza , un valore quasi doppio rispetto all’attuale generazione Broadwell, grazie soprattutto all’aumento delle unità elaborative da 48 a 72 e al miglioramento della tecnologia eDRAM (ora chiamata eDRAM+ ) che integra memoria nei tagli di 64 o 128 megabyte direttamente nel chip per svolgere funzione di cache.
Tutto questo garantirà un importante vantaggio a Skylake: un PC equipaggiato con questa classe di CPU potrà pilotare fino a 3 schermi con risoluzione 4K con un refresh di 60Hz , deciso passo in avanti rispetto al limite del singolo monitor 4K di Broadwell. Ciò, unito alla tecnologia Thunderbolt 3 , dovrebbe garantire la costruzione di workstation piuttosto compatte ed economiche sul piano del consumo energetico, ma comunque in grado di fare fronte alla crescente richiesta di risoluzioni UHD sui monitor e gli altri schermi di casa e ufficio: ciò anche grazie al silicio dedicato da Intel alla decodifica in hardware dei flussi video 4K.
Il consumo energetico è poi un altro pallino di Intel, soprattutto negli ultimi anni: dunque spazio a un nuovo meccanismo di regolazione della frequenza operativo, denominato Speed Shift , che dovrebbe garantire transizioni più rapide e più frequenti tra i diversi stati della CPU per ottimizzare i consumi. Anche Broadwell e altre versioni dell’architettura x86 di Intel incorporano già meccanismi simili: ma Skylake dovrebbe fare un deciso passo in avanti per ottimizzare le performance anche con i consumi ridotti al minimo (quindi fare di più con meno energia), senza frapporre indugi poi per passare a pieno regime quando la situazione lo richieda.
Per quanto attiene le performance elaborative pure delle nuove CPU, il guadagno atteso in termini generali dovrebbe essere compreso tra il 10 e il 20 per cento : naturalmente Intel continua ad evolvere il design dei suoi transitor, a migliorare l’efficienza generale di ogni parte di cui è composto il processore, e in questo caso la già citata tecnologia eDRAM+ dovrebbe fare la sua parte divenendo una sorta di cache aggiuntiva anche per la CPU (e non solo per la GPU) con una coerenza completa con i dati della cache propriamente detta e con la possibilità quindi di avvicinare la memoria alla CPU integrandone un pezzo direttamente nel package.
Fonte: PCWorld
Infine c’è l’aspetto sicurezza , con Intel impegnata a migliorare anche lato hardware la protezione contro gli attacchi che scalano i privilegi del sistema e rafforzare l’isolamento di specifiche aree della memoria per arginare la manipolazione dei dati in essa contenuti (SGD, Software Guard eXtensions e MPX, Memory Protection Extension ).
Il resto delle informazioni dovrà attendere, come ribadito da Intel, ancora un paio di settimane: proprio quante ne mancano a IFA, dove il chipmaker ha convocato una conferenza stampa e dove lo scorso anno aveva fatto debuttare Core M. La fiera di Berlino da qualche anno a questa parte sta diventando un palcoscenico importante per gli annunci di tutto il mondo dell’informatica e non solo dell’elettronica di consumo, e pare che anche nel 2015 saranno molte le novità presentate a partire da 2 settembre in poi.
Luca Annunziata