42 non è soltanto “la risposta fondamentale sulla vita, l’Universo e tutto quanto“, ma è anche una nuova frontiera dell’apprendimento nel mondo del coding. Proprio dietro al network “42“, infatti, si cela una rivoluzione che mescola le carte tra chi insegna e chi impara, rifugge alle logiche della competizione in favore delle dinamiche collaborative e propone tutto ciò ai ragazzi con una promessa altisonante: è tutto gratis.
Gratis non significa compromesso al ribasso, né implica costi non scritti che si devono comunque affrontare: gratis è la conseguenza di un progetto rivoluzionario e nato nel mondo del non profit, al quale potrà attingere chi dimostra di avere semplicemente le capacità basilari per poter diventare un buon programmatore. Un network internazionale, l’origine francese, l’appoggio italiano della Luiss Guido Carli, infine il fondamentale supporto della Fondazione CR Firenze.
Se la domanda è come poter affrontare nel migliore dei modi l’apprendimento del coding, insomma, la risposta è proprio “42 Firenze Luiss by FCRF“, una realtà che è importante conoscere poiché completamente differente da qualsiasi altro progetto di formazione esistente.
Metodo 42: piscine e gamification
Nasce tutto da un’idea di Xavier Niel, già noto ai più per essere il fondatore di Iliad. Chi immagina 42 come una semplice scuola (con tutti gli stereotipi che il concetto di “scuola” si porta appresso) deve anzitutto sgombrare la mente poiché occorre far spazio ad un concetto completamente nuovo. Il prospetto è ben esplicitato, in questo caso, nel topos della “piscina“. Per imparare a nuotare, infatti, inevitabilmente occorre immergervisi. Occorre muoversi. Occorre trovare aiuto, eventualmente, e una guida per superare i primi ostacoli. Una volta che si resta a galla, tutto il resto verrà di conseguenza.
Così è per il coding attraverso il metodo del network 42, dove scompare l’idea dell’insegnante, dove chi apprende è gettato in una grande squadra e dove le nozioni passano attraverso una logica peer-to-peer attraverso un susseguirsi di sfide volta per volta più complesse. La logica della gamification permea pertanto l’intero processo, creando qualcosa di completamente differente.
Appare del tutto chiaro come il concetto di “scuola” sia estremamente distante, ma l’obiettivo era e rimane l’apprendimento: secondo metodi nuovi, secondo regole nuove, secondo un approccio rivoluzionario. E gratuito.
Come accedere a 42
Per accedere a 42 non occorre alcun pagamento, né è richiesto alcun requisito in termini di titolo scolastico: occorre semplicemente avere almeno 18 anni e molta voglia di applicare il proprio talento alla programmazione. Tutto quel che occorre dimostrare in fase preventiva è la giusta attitudine: 42 prevede una prova di memoria ed una di logica, da eseguirsi online (qui le iscrizioni). Una volta superato questo doppio bivio, non resta che buttarsi nella prima “piscina” disponibile: nel momento in cui pubblichiamo la data è quella del mese di maggio. Ogni piscina prevede un massimo di 150 partecipanti, per i quali inizia una fase di 4 settimane entro le quali occorrerà dimostrare di avere talento, resilienza, abnegazione e capacità di lavorare in gruppo. Sono questi, infatti, gli unici veri requisiti per poter realmente crescere: la voglia di imparare a “nuotare” nel coding è lo strumento attraverso il quale le nozioni attecchiscono e l’apprendimento prende forma.
Per accedere non resta che iscriversi, dunque, per tentare di immergersi nella prima “piscina” disponibile dopo aver superato i test di selezione. Gli appuntamenti previsti per il 2023 sono dal 2 al 27 maggio, dal 6 giugno al 27 luglio e dal 11 luglio al 5 agosto: complessivamente saranno selezionati i 150 partecipanti più meritevoli, i quali potranno dare il via ad un percorso triennale.
Al centro della nostra missione c’è il capitale umano, la crescita delle competenze, l’incremento delle opportunità professionali. 42Firenze assicura l’accessibilità alla formazione di qualità a tutte e tutti nella logica del merito e dell’impegno, disgiunta da titoli accademici e da conoscenze pregresse sulla materia. Una leva chiave per valorizzare quei giovani che non trovano nei percorsi tradizionali la possibilità di esprimere il proprio potenziale
Gabriele Gori, Direttore di Fondazione CR Firenze
Come si impara
Gli studenti della 42 devono essere in grado di adattarsi, pensare fuori dagli schemi e proporre soluzioni originali. Per questo motivo, i progetti hanno una natura dinamica e sono sviluppati per accrescere la flessibilità e l’adattabilità degli studenti.
La logica è la medesima dei videogiochi, dove non ci sono regole d’ingaggio, né istruzioni, né tantomeno limiti al di fuori dello scenario entro cui si agisce: occorre far squadra con gli altri giocatori, muoversi all’interno del perimetro di sfida e completare quanto prima la missione. A questo punto si sarà sbloccato un nuovo obiettivo e si proseguirà alla fase successiva.
Sfida dopo sfida, chi partecipa a questo contest formativo raccoglie per la strada quegli strumenti esperienziali che gli consentono di districarsi tra i problemi alla ricerca di soluzioni: un approccio estremamente pragmatico, insomma, ed un concetto del tutto alternativo – e più efficace – di crescita. Il problem solving non è più fine, ma mezzo: è l’essenza stessa del percorso.
Il campus 42 è aperto 7 giorni su 7, 24 ore su 24, così che ognuno possa lavorare ai propri progetti in piena libertà. La logica del “gruppo” permea l’intera esperienza poiché si è al tempo stesso formati e formanti, diventando partner e giudici del lavoro di tutti. Lo studente e l’insegnante vengono ad essere una cosa sola, stimolando l’attitudine cooperativa e mettendo da parte un elemento arcaico come i voti (eredità di un sistema scolastico differente e basato su principi differenti): trattasi infatti di elementi non funzionali alal crescita, poiché nel “gioco” dell’apprendimento quel che conta è affrontare e superare le sfide.
Dal percorso usciranno i profili che il mercato più sta cercando: production engineer, software architect, tech team leader, web developer, mobile app developer, UI/UX designer, IT security specialist, game developer. Il 100% degli studenti fin qui usciti dalla École42 di Parigi ha trovato subito un lavoro, anche prima del termine del ciclo previsto: una statistica che ben esplica la bontà del progetto, del metodo e della selezione a monte.
Cosa si impara
Il percorso è diviso in due fasi. La fase “Common Core” (8 mesi circa) è destinata all’apprendimento di una serie di conoscenze basilari quali la scrittura di programmi semplici, la comprensione di network e sistemi, nonché il linguaggio algoritmico. La seconda fase porta invece avanti un maggior approfondimento, portando i partecipanti all’esplorazione di sistemi di Intelligenza Artificiale, alle logiche del Deep Learning ed alla cybersecurity.
Il progetto non è incentrato su specifici linguaggi di programmazione, ma intende il coding a tutto tondo declinandone l’apprendimento su 5 temi principali, suddivisi a loro volta in 17 abilità fondamentali. L’intero percorso occupa una proiezione temporale di circa 3 anni, ma ognuno può procedere secondo i propri ritmi, le proprie attitudini ed i propri impegni: l’incedere non è scandito da un calendario scolastico, ma dalla propria capacità di apprendere per passare alle sfide successive.
L’obiettivo che persegue lo “studente” (lo si può ancora chiamare così?) è l’auto-formazione, alzando il livello della propria competenza per poterla sfruttare sul mercato del lavoro. L’obiettivo che persegue 42 è invece di tipo sistemico: iniettare sul mercato quei profili di cui le aziende hanno assoluta necessità. Oggi lo sviluppatore è infatti una figura fondamentale per fare in modo che le aziende possano traslare sul mercato del digitale i propri prodotti e servizi: 42 adotta un metodo innovativo per offrire a chiunque questa opportunità, a prescindere dall’estrazione culturale e dalla formazione antecedente. Quel che conta sono attitudini e motivazioni, le due braccia che serviranno nella “piscina” per stare a galla prima e per nuotare poi.
Dove si trova?
Il Campus italiano del network 42 è supportato dal virtuoso impegno della Fondazione CR Firenze ed è dislocato presso l’Innovation Center della fondazione stessa (quartiere Oltrarno presso l’antico granaio dei Medici).
L’alta formazione deve essere accessibile a tutti. A prescindere dal contesto di origine, dall’appartenenza e dal titolo di studio.
Luigi Salvadori, Presidente di Fondazione CR Firenze
L’organizzazione mette a disposizione anche un apposito studentato in grado di accogliere parte degli studenti. Non resta che… tuffarsi.
In collaborazione con 42 Firenze Luiss by FCRF